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Cronaca

Intervista a Rossano Torre: “Il mio canto per Salerno”

Il suo cd, "The classical piano masterpieces", spopola sulle piattaforme digitali. Emigrato a Milano nel 2005, il musicista salernitano sogna una esibizione nella propria città d'origine

Spopola a Milano con i suoi concerti in Galleria Vittorio Emanuele, all’aeroporto e alla prestigiosa manifestazione Piano City ma “il mare d’inverno, il mare di Salerno”, non lo dimentica più, un po’ come l’esibizione nel Palazzo della Regione Lombardia, alcuni anni fa. Rossano Torre, salernitano di via Calenda, non perde l’accento né il ricordo. Dopo il diploma al Liceo da Procida e la Laurea in Lingue all’Università degli Studi di Salerno, ha custodito come un tesoro la propria passione per la musica e il pianoforte, che poi si è estesa anche alla chitarra e al canto. Ora raccoglie i frutti di tanta gavetta. Dopo essersi trasferito a Milano nel 2005, adesso lucida  "The classical piano masterpieces", il cd che raccoglie i più famosi brani classici per pianoforte, partendo da Bach e passando per i Romantici  Beethoven, Brahms, Chopin, Schumann, Scriabin fino ad arrivare all'Impressionismo di Debussy, Satie, Faurè e Mompou. Il cd è disponibile in commercio in digitale su 60 negozi digitali italiani ed esteri quali Google Play, iTunes, EMusic, Napster, Amazon, tramite l'etichetta discografica PLAY di Giampaolo Pasquile, arrangiatore e produttore anche lui salernitano di origine.

Il richiamo di Salerno

Le radici, invece, emergono in My song for Salerno “canto del pianoforte che riscuote – ci racconta Rossano Torre - moltissimi consensi durante i miei concerti milanesi. Mi ispiro al nostro mare d’inverno ed è il migliore lavoro che abbia mai composto, da quando ho cominciato questo percorso artistico”. Le radici affiorano anche “quando nei concerti propongo un nutrito repertorio di canzoni classiche napoletane, che arrangio personalmente”. Il presente è a tinte rosa ma i sogni non finiscono. Il più grande? “Mi conoscono a Milano ma non sono mai riuscito ad esibirmi a Salerno, la mia città, neppure una volta. E’ un sogno, lo lascio ai piedi dell’albero di Natale e chissà che un giorno, al più presto, possa diventare realtà”.  

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