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Cronaca

"Al Ruggi i papà entrano in sala parto già da giugno": la Cgil fa chiarezza

Capezzuto, responsabile Fp Cgil, spiega: "L’ingresso, consentito durante la fase finale del travaglio e per assistere al parto, è regolato dalla compilazione di una autocertificazione e dalla copia del referto di un tampone molecolare con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’ammissione al reparto di ostetricia"

"Basta polemiche e false rappresentazioni, rassicuriamo le famiglie su quanto accade in sala parto al Ruggi". Lo dichiara Antonio Capezzuto, Segretario Generale della FP CGIL Salerno. "Alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica - spiega - si si è reso opportuno programmare la possibilità per la donna che si accinge a partorire presso l’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno di avere accanto il proprio partner-accompagnatore".

I dettagli


L’ingresso, consentito durante la fase finale del travaglio e per assistere al parto, è regolato dalla compilazione di una autocertificazione e dalla copia del referto di un tampone molecolare con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti alla ammissione al reparto di ostetricia. Pertanto, è stato consigliato all’accompagnatore di effettuare un tampone a 38 settimane di gestazione e ripeterlo con cadenza settimanale fino al momento del parto. Nel caso il tampone sia effettuato da oltre 48 ore, sarà il personale sanitario del reparto a provvedere all’effettuazione di un tampone antigenico. Dal 9 agosto è stato previsto anche il possesso del Green Pass. Al partner, attestata la negatività, vengono forniti camice monouso e calzari, per assistere al parto. "Non si comprende - ancora Capezzuto nella nota - il motivo per il quale si continui a raccontare che i papà al Ruggi non possono partecipare al parto. Questo protocollo è già in atto presso il Reparto di Ostetricia dal mese di giugno. Il partner può assistere in piena sicurezza al parto previa garanzia della sua negatività ad un tampone. Le donne salernitane e i loro partner possono vivere insieme il parto, un momento unico per la loro vita, con la garanzia di alti standard di sicurezza per tutelare loro e l’intera filiera assistenziale. In un momento ancora così delicato, le regole per limitare il contagio da Covid-19 sono fondamentali. Va mantenuta alta la guardia, ma allo stesso tempo i papà possono essere presenti in piena sicurezza. Basta polemiche e false rappresentazioni, rassicuriamo le famiglie".

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