Problemi alla prostata: da un anno in attesa dell'intervento, la denuncia del paziente

Un vero calvario, quello vissuto da Antonio Bassi, un cittadino che ha reso pubblica la sua storia sul  quotidiano La Città.  Nel febbraio del 2017, infatti, l'uomo fu portato al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona per un malore. Una volta visitato, i medici lo trasferirono nel reparto di urologia, dove gli fu diagnosticato un problema alla prostata e la presenza di calcoli, così si decise per un intervento chirurgico. I medici lo tranquillizzano: non c’era un’urgenza, quindi il suo nome fu inserito in lista d’attesa e il paziente fu dimesso con il catetere. Da  quel momento è trascorso un anno e Bassi aspetta ancora di essere chiamato. Dopo 50 anni di lavoro in macelleria, con la pensione minima, è anche costretto a pagare una persona che periodicamente sostituisca il catetere che – con il passare dei mesi – sta creando anche tutta una serie di fastidi.

Lo sfogo

L’ultima telefonata, per chiedere informazioni e provare ad avere almeno un risposta definitiva, il signor Bassi l’ha fatta appena qualche giorno fa: "Mi hanno detto  che il mio nome è il quarto della lista, ma non sanno ancora dirmi quando sarà possibile fare l’operazione", racconta il malcapitato a La Città. "Ho fatto dei sacrifici – chiarisce – perché ho pensato che se mi fossi fatto visitare a pagamento i tempi si sarebbero ridotti, invece, non è così, a meno che non si abbia la possibilità di andare altrove ma per me già è un onere avere una persona che viene ad assistermi per il catetere, figuriamoci se posso pensare ad altre possibilità che non siano quelle dell’ospedale di Salerno". Tanta amarezza, con l'auspicio che la situazione per Bassi possa sbloccarsi quanto prima.