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Cronaca

Sanità, al reparto di Ematologia del "Ruggi" i primi trapianti allogenici

Il primario Selleri: "Con i nuovi trapianti allogenici siamo in grado di essere autonomi. L’obiettivo è l’autosufficienza completa in una regione dove esistono due soli centri per il trapianto di midollo"

L'azienda ospedaliera universitaria di Salerno, grazie al nuovo reparto di Ematologia, si candida a diventare un punto di riferimento per i trapianti allogenici da donatore consanguineo e non consanguinei. Sono riusciti con successo su due donne di 50 anni residenti ad Eboli e ad Angri, infatti, i primi trapianti di midollo da altro donatore effettuati tra febbraio e aprile scorso. Un traguardo raggiunto grazie al lavoro dei medici del reparto di ematologia e trapianti del Ruggi d’Aragona, diretto dal professore Carmine Selleri, che punta a rappresentare per i pazienti campani affetti da leucemie e mielodisplasie del midollo una fonte di speranza.

L’obiettivo è abbattere i viaggi della speranza in altre regioni – dichiara il primario Selleri – e grazie alla novità introdotta dei trapianti allogenici, la nostra azienda ospedaliera col reparto di ematologia punta a proporsi sempre più come centro trapianti a livello nazionale”. In sei mesi effettuati 15 i trapianti autologhi di midollo, 2 gli allogenici, con un risparmio per la Regione Campania di almeno 3,5 milioni di euro per spese di rimborso di trapianti di staminali effettuati in altre regioni. Il trend trapiantologico del reparto di ematologica del Ruggi rappresenta un segnale di speranza per i salernitani affetti da malattie del sangue. 

In provincia di Salerno il fabbisogno di trapianti di midollo riguarda 393 pazienti annuali che si decidono spesso di ricorrere ad centri per il trapianto al nord o al centro sud. “Con i nuovi trapianti allogenici siamo in grado di essere autonomi – aggiunge Selleri – l’obiettivo è l’autosufficienza completa in una regione dove esistono due soli centri per il trapianto di midollo ad Avellino e a Napoli”. Con l’inaugurazione del reparto di ematologia si è fatto un passo in avanti nella assistenza dei pazienti con emopatie neoplastiche salernitani. Sono 9106 i pazienti sottoposti a chemioterapie e 986 le nuove diagnosi di emopatie neoplastiche. In sei mesi effettuati 4537 accessi ambulatoriali, 1099 ricoveri day hospital e 350 consulenze ematologiche. “Tutto questo con un organico ridotto”, fa sapere il primario del reparto che dispone di soli 3 dirigenti medici strutturati e di uno specialista ambulatoriale, con un organico infermieristico composto da 7 unità.  

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