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Cronaca Angri

I consigli della Confesercenti per i saldi: "Acquistate nei negozi sotto casa"

L'associazione di Categoria da alcuni consigli ai consumatori su come affrontare il periodo dei saldi invernali: "E' indispensabile conservare lo scontrino perchè anche i capi in saldo se danneggiati o non conformi, possono essere sostituiti"

Mancano pochi giorni al 5 gennaio, data di inizio dei saldi in Campania ed arrivano puntuali le raccomandazioni ed i consigli delle associazioni di categoria. Ad intervenire sull'argomento c'è anche la Confesercenti di Angri che spiega come la prima novità di quest'anno sia la data di inizio del periodo dei saldi decisa dalla Conferenza Stato Regioni fissata per il 5 gennaio in tutta Italia tranne per Sicilia, Basilicata e Valle D'Aosta. "Altra novità - continuano dall'associazione di categoria - è che tra le varie regioni vi sono delle differenze sulla durata effettiva del periodo in cui poter approfittare degli sconti, che solitamente per il passato era di circa sessanta giorni. Quest'anno i più fortunati potrebbero essere proprio i cittadini della Campania i quali, se venisse approvata la modifica alla Legge di semplificazione avrebbero a disposizione fino al 2 aprile per fare shopping, chiudendo di fatto la stagione dei saldi".

La Confesercenti di Angri, poi, invita ad approfittare degli sconti, ma con molta attenzione, per non rischiare di incappare in truffe e per fare realmente buoni acquisti. "E' indispensabile conservare lo scontrino - spiegano - perchè anche i capi in saldo se danneggiati o non conformi, possono essere sostituiti e bisogna diffidare degli sconti eccessivi, perchè potrebbe trattarsi di un avanzo di magazzino di anni precedenti. Inoltre sul cartellino della merce scontata, dovrà comparire sempre il vecchio prezzo, il nuovo e la percentuale di sconto applicata. Infine prima di entrare in negozio occorre avere le idee chiare sugli acquisti realmente utili, in modo da essere meno influenzabili, soprattutto quando si spende nei centri commerciali dove si corre il rischio di comprare solo perchè il prezzo è stracciato ritrovandosi poi - concludono - con cose che non piacciono o di cui non si ha bisogno".

"Spendiamo nei negozi sotto casa, di fiducia, in modo da poter valutare liberamente la convenienza dell’acquisto e favorire la ripresa delle attività locali - esorta Aldo Severino, presidente di Confesercenti di Angri - si prevede infatti un periodo molto difficile per il commercio di vicinato e anche se secondo l’Istat le vendite al dettaglio aumentano grazie alla grande distribuzione per le imprese operanti su piccole superfici, il bilancio è ancora negativo. I consumi delle famiglie non sono ancora avvicinabili al periodo precedente la crisi, i costi fissi e del lavoro non calano. Così i punti vendita di quartiere continuano a chiudere a vantaggio dei grandi centri commerciali: di questo passo tra dieci anni dovremmo dire addio ai negozi sotto casa, e quindi la temuta desertificazione dei nostri paesi è una minaccia sempre più incombente" conclude.

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