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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Giovane colpito con tirapugni per difendere un amico: arrestato un minore a Salerno

Il giovane, identificato dai carabinieri al termine delle indagini, è accusato di lesioni gravi ai danni di un coetaneo

Un minorenne è stato arrestato per la rissa verificatasi, lo scorso 31 ottobre, nella movida di Salerno. Il giovane è accusato di lesioni gravi ai danni di un coetaneo. 

La rissa

Dalle indagini coordinate dalla Procura del Tribunale dei Minori di Salerno è emerso che, nella notte del 31, la vittima, essendosi accorta che era sorta una discussione per futili motivi tra un suo amico ed un giovane sconosciuto, è intervenuta per sedare gli animi. Ma, malgrado le sue pacifiche intenzioni, lo sconosciuto, poi identificato minore oggi arrestato, lo ha colpito più volte al volto procurandolgi la frattura del naso e ferite lacero – contuse al viso e al corpo utilizzando un tirapugni. A seguito dei colpi ricevuti la vittima ha riportato, come accertato con consulenza tecnica del Pubblico Ministero, lesioni gravi con indebolimento della funzione respiratoria. Le tempestive indagini dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salerno hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del minore raggiunto da ordinanza cautelare e di ricostruire la dinamica dei fatti attraverso una serie di testimonianze, anche in base al comportamento tenuto dal minore dopo i fatti.

La nota della Procura dei Minori: 

Si tratta dell’ennesimo episodio di gratuita ed insensata violenza giovanile avvenuto in questo centro cittadino, episodio che dimostra, ancora una volta, la sempre più crescente pervasività della cultura della sopraffazione che tristemente caratterizza gli ambienti giovanili di questa provincia. Non può non essere sottolineato, a conferma di quanto sopra detto, come stia divenendo sempre più diffusa tra i giovani l’abitudine di portare con sé strumenti atti ad offendere: detenere un tirapugni ed un coltello, è come avere con sé le chiavi di casa o il cellulare. E questo soprattutto nelle uscite serali vissute in modo sempre in modo più preoccupante non come occasione di svago e socializzazione, ma situazioni nella quale cercare motivi futili e pretestuosi per dare sfogo alla violenza. Ormai, infatti essere violento, aggredire gli altri con un qualsiasi pretesto, minacciare i propri coetanei così da portarli ad uno stato di umiliante soggezione e prostrazione, sembra essere un crescente, costante, modo di relazionarsi di alcuni ragazzi, quasi una “moda” tra giovani probabilmente affascinati da modelli devianti. Senza considerare il fatto che le vittime ricevono da tali imprevedibili ed ingiustificate violenze traumi indelebili nella loro crescita, traumi che inevitabilmente coinvolgono anche il loro mondo di affetti: non solo gli amici del gruppo dei pari spesso presenti agli atti di violenza e frustrati nella loro incapacità di reagire, ma anche i genitori e i parenti preoccupati da eventuali ulteriori azioni o ritorsioni nei confronti dei loro cari.

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