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Cronaca

Fitta appartamento a due sudamericane, che lo usano per prostituirsi: assolto avvocato

Lui, avvocato, era finito indagato in un procedimento penale per favoreggiamento della prostituzione. L'accusa era quella di "aver tollerato e permesso" che si praticasse la prostituzione nel suo immobile, in via lungomare Colombo

Aveva fittato un appartamento di sua proprietà a due donne cubane. Lui, avvocato, era poi finito indagato in un procedimento penale per favoreggiamento della prostituzione. L'accusa era quella di "aver tollerato e permesso" che si praticasse la prostituzione nel suo immobile, in via lungomare Colombo

Il processo

Al termine del dibattimento, però, il tribunale lo ha assolto. Nel procedimento erano state coinvolte anche le due donne straniere, accusate a loro volta di aver subaffittato ad altre tre l'appartamento per prostituirsi. Una delle due era poi deceduta, mentre la seconda è stata assolta. Come per l'avvocato, con sentenza per "non aver commesso il fatto". Con un blitz  nel 2017, i carabinieri scoprirono l'ubicazione dell'immobile, dopo la segnalazione di alcuni residenti, nei pressi del Polo nautico, infatsiditi da un via vai di uomini a tutti gli orari del giorno e della notte. Durante il blitz, in casa furono trovate le tre giovani sudamericane, di età compresa tra i 19 e i 23 anni. Prezzi variabili per consumare un rapporto sessuale, tra i 100e  i 150 euro. L'attività era anche promossa attraverso internet. Le motivazioni del tribunale sull'assoluzione saranno pubblicate entro i tempi di legge previsti

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