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Cronaca

Bimbo nato morto in una clinica di Salerno, non fu colpa dei medici: tutti prosciolti

Il giudice ha accolto l'archiviazione chiesta dalla procura, con decesso classificato come “morte improvvisa endouterina”. Furono queste le conclusioni dei consulenti

Sono stati prosciolti i medici di una clinica convenzionata di Salerno, che il 26 dicembre del 2017 furono indagati nel decesso di un bimbo, nato senza vita dopo il parto.  Il gup del tribunale di Salerno ha respinto la richiesta di imputazione coatta presentata dai genitori del piccolo, una coppia di Salerno. Il giudice ha invece accolto l'archiviazione chiesta dalla procura, con decesso classificato come “morte improvvisa endouterina”. Furono queste le conclusioni dei consulenti della procura. 

L'indagine

Fu un evento non prevedibile, con l'esclusione di profili di responsabilità per i medici indagati, insieme al personale sanitario che ebbe in cura la madre. Anzi, il loro comportamento fu "corretto e adeguato". Erano quindici le persone iscritte nel registro degli indagati. La madre, due giorni prima, fu sottoposta a visite e ad un tracciato ecografico. Nessun parametro alterato fu invece registrato. Solo il giorno 26, quando la donna tornò in clinica, i medici si resero conto di un quadro clinico improvvisamente peggiorato. Il piccolo non aveva più battito, infatti. La madre fu così sottoposta ad un cesareo d'urgenza, necessario per evitare conseguenze peggiori. Il feto era però senza vita. La famiglia presentò poi denuncia ai carabinieri, che individuarono i medici e le ostetriche avevano seguito e operato la donna, insieme a chi le aveva invece praticato esami diagnostici. Tutti, alla fine, rispettarono "le linee guida e le buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica ed internazionale"
 

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