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Crisi industriale a Salerno, chiude l'Essentra: lavoratori in presidio permanente

La nota azienda salernitana, famosa per la produzione di filtri per le sigarebbe, avrebbe già spostato la sua sede in Inghilterra. I dipendenti a colloquio con De Luca

La crisi miete nuove vittime nella città di Salerno. Questa volta a chiudere i battenti è l'azienda Essentra, ex Filtrona, situata in via Andrea De Luca, nella zona industriale del capoluogo. Lo shock per la comunicazione brutale della proprietà, ricevuta nella sede di Confindustria Salerno, non è ancora passato agli 81 lavoratori salernitani, che sono intenzionati a non mollare e a lottare contro quella che loro continuano a definire una vera e propria ingiustizia. Da questa mattina le linee di produzione della Essentra sono ferme perchè la produzione dei filtri di sigarette sarebbe stata spostata nei giorni scorsi in Inghilterra. Colti alla sprovvista, i Iavoratori hanno indetto un'assemblea permanente e una parte di essi, insieme alle sigle sindacali, è stata ricevuta a Palazzo di Città dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.

“Ci è stata presentata una situazione molto complessa – ha spiegato De Luca - perché i licenziamenti sono già partiti. I titolari dello stabilimento sono letteralmente in fuga, non abbiamo neanche la possibilità di legare l’acquisizione della cassa integrazione straordinaria ad un programma di riconversione industriale. Si tratta, dunque, in primo luogo di portare i titolari di questa multinazionale a un tavolo di trattativa per capire quali siano i loro progetti e quale sia il programma industriale che hanno in mente. Se ci dicono che non hanno alcun programma, allora dovremo valutare noi quali attività produttive ricollocare in quell’area, anche attraverso un programma di formazione dei lavoratori.

Poi il sindaco ha spiegato: "Il primo obiettivo, ora, è bloccare subito i licenziamenti: dovremo acquisire almeno questo risultato di minima, al fine di ottenere una cassa integrazione straordinaria per poter respirare un anno, un anno e mezzo ed immaginare un diverso avvenire produttivo per l’azienda. E dovremo cercare di strappare a questi signori dei comportamenti civili. Si può fare tutto nella vita, ma non ci si può comportare in questo modo: gli esseri umani devono essere rispettati. Il problema è il programma di deindustrializzazione in atto nel nostro paese – ha concluso De Luca - Soprattutto le grandi multinazionali si spostano o dove ci sono condizioni fiscali più vantaggiose o dove il costo del lavoro è minore. Il problema è grave, riscontriamo ovunque in Italia situazioni di crisi dell’industria. Questo richiederebbe anche un’altra attenzione da parte del governo nazionale”.

Molto soddisfatto dell'incontro il segretaria generale della Cgil di Salerno Maria Di Serio: “E' importante che istituzioni ed opinione pubblica non spengano i riflettori su una vicenda che offende l’intero mondo del lavoro per come è stata gestita e che, soprattutto, rischia di lasciare prive di reddito 81 famiglie. Auspichiamo un incontro a breve con l’assessore Esposito, per mettere in campo tutte le iniziative possibili. Presto parleremo anche col Prefetto di Salerno in modo da aprire subito un tavolo di confronto con l’azienda”. “Gli incontri con il Sindaco e vice ministro, il Prefetto e l’Assessore provinciale, mirano tutti ad un obiettivo comune: la salvaguardia dei livelli occupazionali – gli fa eco Anselmo Botte, segretario Cgil Salerno – Siamo convinti che l’azienda, ove necessario, possa anche pensare di diversificare la produzione per non disperdere un patrimonio di manodopera altamente specializzata”.

Intanto i lavoratori continuano a chiedere con forza la cassa integrazione straordinaria. Per farlo si stanno rivolgendo in queste ore a tutti gli interlocutori possibili. Dopo la solidarietà giunta dall'assessore provinciale Pina Esposito, oggi una delegazione di Sinistra Ecologia e Libertà è stata in azienda con il deputato Michele Ragosta e il neo segretario provinciale Gerardo Calabrese, che hanno promesso un impegno a livello parlamentare.


 

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