rotate-mobile
Cronaca

Ecoambiente, appalti e concessioni: in venti rischiano il processo

Secondo le accuse, alcune procedure di affidamento di lavori e servizi non sarebbero state regolari

In venti, tra componenti del Cda, consulenti, funzionari e dipendenti di Ecoambiente e altre società, rischiano il processo. A chiederlo la procura di Salerno, dopo una maxi inchiesta che va dal 2011 al 2017. Secondo le accuse, le procedure di affidamento di lavori e servizi per la realizzazione dell'impianto di trattamento del percolato proveniente dalla discarica di Macchia Soprana non sarebbero state regolari. Ecoambiente avrebbe favorito una ditta, ammettendola alla gara pur con un'offerta "anomala". L'impianto previsto doveva avere capacità di 150 mc al giorno, sovradimensionato rispetto al bando e al capitolato di gara ma - secondo la procura - le quantità di rifiuti giornalieri da trattare venivano incrementate del 20%, causando un aumento dei costi a carico di Ecoambiente. Quando poi fu attribuita sempre a quest'ultima la gestione della discarica Parapoti, sarebbe stato modificato l'oggetto del contratto, estendendolo anche al nuovo sito, nonostante la cessità di tecniche diverse

L'indagine

Così, al posto di redigere una nuova gara, fu esteso "in modo illegittimo" - sempre secondo le accuse - l'originario appalto. Nel mirino della procura c'è anche la gara d'appalto per i servizi di movimentazione e trasporto dei rifiuti speciali prodotti dallo Stir di Battipaglia e della discarica di Campagna. In violazione al codice degli appalti, Ecoambiente sarebbe intervenuta tra l'Ati e la società mandante, affidando il servizio in maniera "anomala" rispetto alla gara. Anni dopo, Ecoambiente avrebbe affidato il servizio ad una società per un importo inferiore rispetto al precedente, nonostante avesse in itinere il contratto con un'Ati, giustificando il prezzo superiore con i costi di miglioramento del servizio. A favore dell'Ati sarebbe stato poi più volte prorogato l'appalto. Le accuse vanno da turbata libertà degli incanti alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico e peculato. Davanti al gup, che valuterà le accuse della procura, compariranno il direttore generale delal società, un membro della commissione, l'amministratore delegato, il presidente della commissione gara e direttore tecnico di Ecoambiente Salerno, poi consulenti esterni, membri del Cda, responsabili unici dei procedimenti ed imprenditori

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecoambiente, appalti e concessioni: in venti rischiano il processo

SalernoToday è in caricamento