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Cronaca

Prostitute obbligate a consumare rapporti sessuali, assolti cinque finanzieri

Il pubblico ministero, nella sua requisitoria, aveva chiesto tre condanne e due assoluzioni per cinque finanzieri. Le vittime erano giovani prostitute dell'Est Europa

Avrebbero costretto tre prostitute a fare sesso con loro, il tribunale di Salerno assolve alcuni finanzieri della sezione operativa del Gruppo Salerno. L'accusa era di concussione

I fatti

Il pubblico ministero Roberto Penna, nella sua requisitoria, aveva chiesto tre condanne e due assoluzioni per cinque finanzieri. Le vittime erano giovani prostitute dell'Est Europa. Nel caso si fossero rifiutare di consumare rapporti sessuali con i militari, sarebbero state espulse, dietro minaccia, dal Paese. I giudici della terza sezione penale hanno assolto tutti gli imputati. Tra di loro c'era anche un maresciallo capo. I fatti risalgono tra il luglio 2002 e l'ottobre 2003, quando secondo la tesi della Procura, i cinque avrebbero approfittato della loro posizione, costringendo delle giovani dell'Est ad avere rapporti sessuali completi con loro. Gli abusi si sarebbero consumati nelle compagne della litoranea di Pontecagnano e nei ruderi circostanti. In alcuni casi, i militari non avvrebbero esitato a condurre le giovani presso le caserme di appartenenza, per lo stesso scopo. Ad avere un ruolo maggiore sarebbe stato proprio il maresciallo capo, un 44enne, che in un caso avrebbe minacciato di morte una giovane, intimandole di non far parola con i carabinieri di quanto accaduto. In attesa delle motivazioni, il tribunale ha disposto sentenza di assoluzione per tutti

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