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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Goletta Verde: presentati i dati raccolti in Campania, situazione fortemente critica

Come sempre nel mirino ci sono canali, foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Per il settimo anno consecutivo sono fortemente inquinati le foci dell'Irno e del Sarno

Questa mattina, presso il Circolo Canottieri Irno, sono stati presentati i risultati del monitoraggio effettuato da Goletta Verde in Campania e la situazione, come troppo spesso negli ultimi anni, è fortemente critica. "Le coste campane continuano a subire la minaccia della mancata depurazione: su trentuno punti monitorati da Goletta Verde ben venti presentavano cariche batteriche elevate, anche più del doppio dei limiti imposti dalla normativa - spiegano da Legambiente - Nel mirino ci sono sempre canali, foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Una situazione ben nota che in alcuni casi raggiunge record assoluti: alcuni dei punti monitorati da Legambiente risultano ormai inquinati per il settimo anno consecutivo: la foce del torrente Savone a Mondragone; la foce del Regi Lagni, lo sbocco del canale di Licola, la foce Lagno vesuviano, la foce del fiume Irno e del fiume Sarno. Una situazione non più tollerabile che rischia di compromettere una delle maggiori risorse di questa regione. Per questo Legambiente chiede che la carenza depurativa e la gestione del servizio idrico in generale diventi davvero una delle priorità nell’agenda politica della Giunta Regionale e del nascente Ente Idrico Campano" concludono.

Alla presentazione erano presenti Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde, Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania e Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania alla presenza di Lucio De Maio, dirigente dell’Unità Operativa Mare dell’Arpac e Rosario Buonomo, vice presidente Circolo Canottieri Irno. “Nel corso del nostro viaggio monitoriamo i punti critici individuati lungo le coste, dove spesso è alta la presenza di bagnanti - ha spiegato Serena Carpentieri - Di conseguenza, la carica batterica che arriva in mare rappresenta non solo un problema ambientale ma anche un rischio per la salute umana. Infatti, dei 20 punti risultati inquinati e fortemente inquinati, ben 15 sono luoghi dove è stata rilevata la presenza di bagnanti o la stessa è potenzialmente media o alta. Infine, è stato allarmante constatare che lungo i tratti di campionamento sono quasi inesistenti i cartelli di divieto di balneazione, nonostante alcuni luoghi siano oggetto di ordinanze di divieto e scarseggiano anche i pannelli informativi sulla qualità delle acque, previsti dalla legge e a carico dei Comuni da due anni”.

Reportage fotografico Goletta Verde 2016

“Ogni anno il viaggio di Goletta Verde in Campania racconta della bellezza e dell’inferno e delle grandi contraddizioni di questa regione – ha commentato Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania - Ancora una volta emerge l’esigenza di assicurare un’azione istituzionale coordinata e coerente per tutelare il mare e le aree costiere, nonché le importantissime risorse ambientali, sociali ed economiche ad esse connesse. La Regione ha di fronte una sfida che non può perdere se davvero si vuole immaginare uno sviluppo diverso per questo territorio”.Rispetto alla scorsa edizione di Goletta Verde la novità più rilevante in Campania in tema di depurazione sta nella Legge Regionale 2 dicembre 2015, n. 15 Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano, atto fondamentale che avrebbe dovuto segnare una svolta nella riorganizzazione e anche nella risoluzione delle criticità dei servizi idrici. “Al momento tuttavia già sembrano disattese diverse delle scadenze previste da questa Legge, che costituisce comunque una precondizione irriducibile per risolvere anche i problemi della depurazione – ha sottolineato Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania -  Particolare attenzione dovrà essere posta nell’utilizzo dei fondi comunitari e Cipe, con la consapevolezza che nell’ultima programmazione 2007-2013 conclusa a dicembre non sono stati spesi circa 700 milioni di euro destinati alla realizzazione di infrastrutture depurative come anche circa 200 milioni di euro Cipe disposti nel 2012. Una somma notevole, quasi un miliardo di euro, che nelle scorse settimane è stata riprogrammata per il settennio 2014-2020, ma che senza un’attenta azione istituzionale, informata alla coerenza ed efficacia piuttosto che alla sola capacità di spesa, correrà il rischio di non concretizzarsi o peggio di farlo in modo sbagliato, con interventi inadeguati o errati, non in grado di risolvere i problemi esistenti” ha concluso.

Secondo i dati di Goletta Verde raccolti in provincia di Salerno, su dieci punti monitorati nove hanno evidenziato elevate cariche batteriche e per sette di questi il giudizio è di fortemente inquinato: alla foce del fiume Irno, come detto, a Salerno, sul lungomare Tafuri; ad Atrani, alla foce del torrente Dragone; alla foce del torrente Asa a Pontecagnano-Faiano; a Battipaglia, alla spiaggia nei pressi della foce del Tusciano; a Marina di Eboli, al canale di scarico su via Mimbelli; alla foce del rio Arena a Castellabate/Montecorice e a Capaccio alla foce dl rio presso via Posidonia in località Laura. Giudizio di inquinato invece per i campionamenti effettuati a Torre di Paestum/Licinella, alla foce Capo di fiume e alla foce del fiume Solofrone tra Capaccio e Agropoli. Si salva il solo prelievo effettuato a Salerno alla spiaggia antistante via Mantegna sul lungomare Marconi.

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