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Cronaca

Salerno, il Prefetto in commissione Antimafia: "Porto punto di approdo per la droga, rischio infiltrazioni nelle imprese"

Nel corso della sua audizione, il rappresentante del Governo sul territorio ha illustrato anche il problema rappresentato dagli animali vaganti che mettono a rischio l'incolumità pubblica e danneggiano le aree agricole

Il porto commerciale di Salerno è "un punto di approdo dei traffici di sostanze stupefacenti e di merci contraffatte che, spesso, fanno capo ad organizzazioni criminali, anche non operanti nella provincia". A dirlo il prefetto di Salerno, Francesco Russo, in audizione, oggi pomeriggio, in Commissione Antimafia.

Il porto e la droga

Russo ha raccontato che "di recente, la Guardia di Finanza ha effettuato il sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti a seguito di indagini coordinate dalla procura di Napoli e destinate sia al mercato italiano che estero ciò a conferma della massima attenzione riservata al porto dall'autorità giudiziaria". Russo rimarcato che "la prefettura si sta impegnando molto per fare in modo che al porto si possa realizzare un sistema di maggiore sicurezza che passi attraverso il riposizionamento della biglietteria, attraverso il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. Un punto importante, che pare si stia definendo perche' legato ai traffici che nel porto possono verificarsi, e' l'acquisto di uno scanner mobile per le merci che dovrebbe avvenire prima che consentira' di fare un'analisi piu' approfondita delle merci che circolano nel porto".

I clan e il lavoro

Nel contesto dell'emergenza sanitaria in corso "la debolezza del sistema economico offre alle organizzazioni criminali la possibilità di porsi come welfare alternativo, come valido e utile mezzo di sostentamento, punto di riferimento sociale" ha dichiarato il prefetto di Salerno il quale ha citato "a titolo esemplificativo" del "forte interesse della criminalità organizzata a fidelizzare la comunità in difficoltà" l'iniziativa promossa "da un noto pregiudicato dell'Agro nocerino-sarnese, affiliato alla criminalità organizzata, che attraverso le aziende di famiglia attive nel campo della sanificazione ha implementato la produzione di disinfettanti e igienizzanti da donare a chiunque ne facesse richiesta. E' un episodio simbolo di questo tipo di attività che anche nella nostra provincia abbiamo avuto modo di rilevare. 

Gli animali vaganti 

Il rappresentante del Governo sul territorio, dopo una dettagliata analisi della presenza dei clan malavitosi nelle diverse aree del Salernitano, ricorda l'attività svolta in tema di contrasto alla presenza di animali vaganti, che è presente per lo più in Cilento. Per lui, è "una peculiare forma di condizionamento che ha assunto nel tempo un elevato livello di criticità" e, perciò, lo ha definito un "fenomeno che risulta particolarmente problematico non solo per i danni alle attività agricole, i problemi di incolumità pubblica e per gli aspetti di tipo sanitario, in quanto gli animali, in gran parte privi di sistemi di identificazione e quindi di rintracciabilità sono sovente avviati al mercato delle macellazioni clandestine, ma anche per le connessioni con fenomeni criminali. Si e' appurato infatti che il fenomeno dei cosiddetti bovini vaganti inselvatichiti e' gestito da allevatori locali che controllano indirettamente gli animali. Attraverso di essi, negli anni, hanno completamente distrutto colture e, con minacce agli altri allevatori, sottratto ettari di terreno. E' una forma di controllo criminale del territorio, non effettuata direttamente da acclarate consorterie criminali".

Il caporalato

Quanto al fenomeno del caporalato, il prefetto Russo sottolinea che "ce ne siamo occupati nell'ambito della piana del Sele, in particolare nel comune di Eboli, con i sindacati, con l'Amministrazione, con le associazioni datoriali, avevamo individuato un percorso, poi il Covid ci ha un po' bloccati, proprio per garantire e consentire la possibilità di riportare nell'alveo della legalità l'aspetto della scelta dei lavoratori". Per Russo, quello del caporalato è "un fenomeno che purtroppo permane ed è costantemente seguito. Questo, evidentemente, è anche un segnale di presenza della criminalita' organizzata. L'ambito è estremamente appetibile". 

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