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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il convento “Santa Maria della Consolazione” aperto al sociale: plaude la Cgil

Summit tra l'amministrazione comunale di Salerno e le rappresentanze del sindacato. Tavella: "Quello che ci interessa è avere una struttura che incoraggi gli anziani ad avere più contatti sociali e raggiungere una migliore qualità della vita"

Anziani, giovani coppie e studenti sono i destinatari di un progetto innovativo del Comune di Salerno inserito in un programma nazionale per la qualità dell’abitare. “Non ci sono strutture che hanno queste caratteristiche nel Mezzogiorno, il progetto rappresenta una primo tentativo di definire i contorni di un incontro intergenerazionale a partire dalla condivisione degli spazi abitativi” denuncia il segretario generale della Cgil, Arturo Sessa, che guidava la delegazione insieme al segretario generale Spi Campania Franco Tavella, i quali hanno preso parte alla riunione svoltasi il 9 marzo presso il Municipio alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli e gli assessori all’Urbanistiche e alle Politiche Sociali, Domenico De Maio e Nino Savastano. Facevano parte della delegazione sindacale, inoltre, Luigi Adinolfi (segretario Cgil), Antonio Capezzuto (segretario generale Fp), Luca Daniele (segretario generale Fillea). 

La proposta

La Cgil aveva chiesto l’incontro per affrontare le tematiche relative alla riqualificazione urbana anche alla luce delle criticità connesse all’ emergenza post Covid che vedrà peggiorate le condizioni di vita della parte più fragile della società. “L’Amministrazione Comunale – fanno sapere dalla Cgil - ha riferito d’aver già avviato una prima fase procedurale per candidarsi a progettualità di housing sociale individuando quale contenitore la riconversione del convento Santa Maria della Consolazione, di proprietà demaniale e situata nella parte alta del centro storico”. La delegazione sindacale ha espresso il suo parere favorevole alla importante iniziativa sottoscrivendo un preliminare di intesa, al quale farà seguito un accordo e protocollo d’intesa per definire nei dettagli tutta la progettazione. “Quello che ci interessa - ha detto Franco Tavella - è avere una struttura che incoraggi gli anziani ad avere più contatti sociali e raggiungere una migliore qualità della vita. Sarà più facile inoltre sperimentare servizi innovativi quali la telemedicina”. Per il sindacato negli “spazi comuni sarà possibile organizzare nuove forme di socializzazione facilitate e rafforzate dagli interessi comuni che si verranno a creare. Ma tutto questo farà parte della progettazione che le parti saranno in grado di produrre partendo da un confronto che riteniamo debba coinvolgere l’intera comunità salernitana”.

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