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Cronaca San Marzano sul Sarno

Magliette granata col trucco: sequestrata "centrale del falso"

Nel mirino della Guardia di Finanza è finito un locale commerciale, che in passato era stato un negozio di abbigliamento, situato nel centro cittadino, che risultava essere apparentemente chiuso. Denunciato il responsabile

I finanzieri del comando provinciale di Salerno hanno sequestrato un opificio “specializzato” nella produzione e nel confezionamento di capi d’abbigliamento sportivo con loghi e marchi d’impresa contraffatti. Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle a seguito di vari sequestri di merce contraffatta effettuati nelle ultime settimane in diversi comuni dell’Agro-nocerino,  duravano da alcuni mesi; gli investigatori della Compagnia di Scafati, infatti, erano da tempo sulle tracce dei “falsari” e cercavano di localizzare il luogo di produzione.

Al termine di una meticolosa indagine, quindi, è stata individuata la centrale del falso: si tratta di un locale commerciale, che in passato era stato un negozio di abbigliamento, situato nel centro di San Marzano sul Sarno, e che risultava essere apparentemente chiuso. Dietro le serrande accuratamente abbassate si nascondeva, invece, una vera e propria fabbrica di produzione di materiale sportivo contraffatto, con macchinari industriali (macchine cucitrici, ferri da stiro professionali per le stampe “a caldo”, banchi da lavoro, plotter per il disegno e la stampa, ecc.) necessari alla lavorazione e al confezionamento di qualsiasi prodotto (magliette, cappellini, sciarpe, ecc.). Al suo interno sono stati rinvenuti circa 5mila articoli contraffatti delle più note squadre di calcio nazionali, e in particolare del Napoli e della Salernitana, pronti a essere smerciati durante l’imminente periodo natalizio. Oltre ai prodotti contraffatti sono stati rinvenuti e sequestrati anche numerosi rotoli di tessuto ed etichette pronte ad essere utilizzate.

L’intero locale commerciale è stato sottoposto a sequestro poiché privo di qualsiasi autorizzazione atta a giustificare la presenza di macchinari industriali e solventi, anche pericolosi, adibiti alla lavorazione dei capi di abbigliamento. Il responsabile, originario di San Marzano sul Sarno, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e dovrà rispondere del reato di contraffazione previsto e punito dall’art. 473 del codice penale. L’intera attività illegale risulta sconosciuta al Fisco e i militari nei prossimi giorni saranno al lavoro per quantificare il volume d’affari della produzione che, complice la crisi economica, intendeva piazzare a prezzi estremamente concorrenziali i tanto ricercati oggetti del desiderio di bambini, ragazzi e adulti tifosi di calcio.

Secondo quanto emerge da una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-Uibm), pubblicata nel giugno del 2016, gli italiani hanno speso 6,9 miliardi di euro nel corso del 2015 per acquistare prodotti contraffatti, un valore in crescita rispetto al passato (del 4,4% rispetto al dato del 2012).

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