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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Marzano sul Sarno

San Marzano, i dubbi sulla rapina del 2008: prosciolto l'unico indagato

Dopo otto anni dai fatti, il gup decide per il proscioglimento verso l'unico indagato, un uomo di Pagani. Tanti i dubbi su quel colpo, avvenuto tre giorni prima dell'omicidio del tenente Pittoni. Il mistero dell'intervento della Finanza

Otto anni trascorsi, 130.000 euro rubati e l'unico indagato per quei fatti prosciolto nel pomeriggio di ieri. Resta un mistero la rapina all'ufficio postale di San Marzano sul Sarno, che nel 2008 portò una banda armata ad arraffare una cifra che andava oltre i 100mila euro in contanti. Era il 4 giugno del 2008, quando quattro uomini assaltarono l'ufficio postale di via Roma, distruggendo con un arnese in ferro uno dei vetri della struttura. Una volta dentro, furono due a tenere sotto tiro con armi da fuoco i dipendenti dell'ufficio, facendosi poi consegnare i soldi. All'esterno vi erano altre due persone ad attendere i complici con il bottino. Il colpo riuscì. L'ufficio postale, in quel periodo, non aveva una guardia giurata e nemmeno servizi di videosorveglianza. Un anno prima, era stata consumata una rapina con le stesse modalità e nello stesso posto. Le indagini della Procura di Nocera Inferiore, svolte materialmente dai carabinieri agli ordini del maggiore Massimo Cagnazzo, ricostruirono dopo mesi l'identikit che conduceva ad un uomo di Pagani, di 50 anni. Le tracce di una sua impronta furono localizzate su uno dei vetri dell'ufficio postale

Per quell'uomo la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio, ma il gup Luigi Levita lo ha prosciolto ieri pomeriggio, al termine dell'udienza preliminare, per non aver commesso il fatto. Era sospettato di aver preso parte al commando di fuoco, ma a quanto pare gli elementi a suo carico non sono stati ritenuti sufficienti per giustificare l'inizio di un processo. Tra questi, una discrasia emersa sull'altezza di uno dei rapinatori paragonata a quella dell'indagato, attraverso il verbale di alcuni testimoni. Con il deposito delle motivazioni, si capirà il ragionamento fatto dal giudice. Ma i punti oscuri nell'indagine restano diversi: come quello del ritrovamento della macchina utilizzata dai rapinatori, una Punto verde, all'interno di un garage. O di quell'informativa della Guardia di Finanza, nella quale vi era scritto che alcuni militari delle fiamme gialle erano intervenuti sul luogo della rapina per proporre uno scambio ai rapinatori: e cioè, tenere sotto tiro uno dei militari piuttosto che i dipendenti dell'ufficio postale. La stranezza è che in un'altra informativa, quella dei carabinieri, di quell'intervento della Finanza non vi è alcuna traccia. Tre giorni dopo, si consumerà a Pagani la rapina nella quale perderà la vita il tenente dei carabinieri, Marco Pittoni. Qualcuno ragionò sull'ipotesi che il gruppo di rapinatori che agì a Pagani (trovati dopo pochi giorni e successivamente condannati) avrebbe potuto essere lo stesso della rapina di San Marzano. Una circostanza, tuttavia, mai emersa in alcun fascicolo, nè su di un singolo documento. Ieri è invece arrivato il proscioglimento dell'unico indagato per quei fatti del 2008: che non fanno che avvolgere sempre di più quel colpo milionario dagli stessi dubbi di otto anni fa  

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