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Cronaca

Caos San Matteo, notificati gli avvisi di garanzia a portatori e ultras

Nel mirino della Questura e della magistratura i responsabili degli insulti e delle contestazioni all'arcivescovo Moretti durante la processione del Santo Patrono

L’inchiesta va avanti. A distanza di quasi un mese dalla processione caos di San Matteo, la Questura di Salerno procede con le indagini nei confronti di quanti sono accusati di turbamento di funzione religiosa, offese ad un ministro di culto. Il riferimento è agli insulti e alle contestazioni, messe in scena da alcuni cittadini salernitani durante la processiona del 21 settembre scorso, contro la decisione della Cei Campania di evitare inchini e giravolte durante le cerimonie religiose. Una decisione, applicata anche a Salerno da monsignor Luigi Moretti, che anche per questa ragione - ma soprattutto per aver fatto trovare ai portatori le statue dei Santi fuori dal duomo - è stato contestato pubblicamente durante la Festa del Santo Patrono.

Tredici i presunti responsabili delle violente contestazioni contro l’arcivescovo di Salerno. Tra lunedì e ieri sono stati notificati gli avvisi di garanzia con l'obbligo di presentarsi per essere identificati dalla polizia giudiziaria ed eleggere il domicilio, in modo da poter ricevere gli atti dell’inchiesta. Coinvolti alcuni portatori delle statue ma anche altre persone tra cui ultras della Salernitana identificati attraverso le telecamere presenti nel centro cittadino. Nel mirino della Questura e dei magistrati anche coloro che hanno esploso fuori pirotecnici senza essere autorizzati sulla spiaggia di Santa Teresa al termine della processione.

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