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Cronaca

Festa di San Matteo senza fuochi: insorgono i salernitani, De Luca: "Più raccoglimento"

"E' una scelta che condivido e che rispetto. Sarà un momento di grande spiritualità". Lo ha detto ieri su Lira Tv il sindaco Vincenzo De Luca, mentre il gruppo "Solo per chi ama Salerno" indirizza una lettera a Moretti

E' questo il primo anno senza fuochi d'artificio a San Matteo. Dopo la conferma dell'assenza dello spettacolo pirotecnico del 21 settembre, sono ancora tanti i salernitani che stentano a credere alla notizia che interrompe la antica tradizione della festa civile del Santo Patrono. "Quest’anno secondo le indicazioni della Curia, la celebrazione del nostro Santo Patrono avrà un carattere diverso, di preghiera e di raccoglimento, più che di festa popolare. E’ una scelta che condivido e che rispetto. Sarà un momento di grande spiritualità". Lo ha detto ieri su Lira Tv il sindaco Vincenzo De Luca che, esprimendo approvazione nei confronti della scelta dell'arcivescovo, ha spento ogni sospetto circa il fatto che la rinuncia ai fuochi potesse essere legata allo scontro con l'arcivescovo proprio in merito alla sobrietà invocata per i festeggiamenti in onore dell'Apostolo Matteo.

In molti, invece, mostrano delusione ed amarezza per la decisione dell'amministrazione, ma non manca neppure chi ha apprezzato la rinuncia che mira a calcare l'aspetto spirituale e di preghiera, attenuando quello "pagano". Tra i primi, su Facebook, il seguitissimo gruppo "Solo per chi ama Salerno" che ha pubblicato una lettera aperta per Moretti: "Apprendiamo dalla stampa i suoi dettami in occasione della festa del Santo Patrono, pur condividendo molti dei suoi rilievi, proprio non capiamo i motivi per cui Lei voglia stravolgere le tradizioni di una festa sì religiosa ma anche intrisa di Salernitanità ed amore per questa città - hanno osservato -  Pochi sono i punti cardine di questa festa del popolo salernitano: 1° La visita alla Caserma della GdF in Via Duomo, 2° La sosta in Piazza Cavour a ribadire la protezione dell’Evangelista Matteo dai pericoli che vengono dal mare, 3° La benedizione del Santo alla città con il suo ingresso nella Casa Comunale, dimora di tutti i Salernitani, 4° La risalita dei Santi di corsa per le scale del Duomo. Con la certezza che Lei voglia rivedere i suoi dettami su questi 4 punti La invito, invece, ad intervenire su altri 3 punti, se ha a cuore la città di Salerno- continuano-  1° Faccia rendere visitabile la Cripta del Duomo di Salerno, 2° Lasci aperta la teca con le Sacre spoglie del Papa S. Gregorio VII (come avveniva quando io ero ragazzo), 3° Inviti, anzi, ordini ai Parroci di tenere aperte le chiese della città affinchè i turisti possano visitare tali meraviglie, accompagnando così lo sforzo di questa città che, faticosamente, si sta ritagliando uno spazio tra le città turistiche. Certi della Sua benevola accoglienza a tali desideri del suo gregge, da buon Pastore. Con la Devozione che Le è dovuta Le baciamo la mano", concludono, firmandosi "i cittadini di Salerno". Anche senza i fuochi, ad ogni modo, in molti i cittadini che senz'altro dopo la processione si concederanno il tradizionale panino con la milza, passeggiando per gli stands della Fiera di San Matteo.

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