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Cronaca San Valentino Torio

Farmaci dopanti in palestra, a processo per ricettazione i proprietari

I fatti contestati risalgono al 2016, nel mese di maggio, quando i carabinieri effettuarono una perquisizione trovando all'interno della struttura dei farmaci dopanti proibiti

Sono accusati di ricettazione e violazione della legge antidoping i fratelli G.C. e A.C. , gestori di una palestra a San Valentino Torio, ora sotto processo dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore.

L'inchiesta

I fatti contestati risalgono al 2016, nel mese di maggio, quando i carabinieri effettuarono una perquisizione trovando all'interno della struttura dei farmaci dopanti proibiti. Nello specifico, si trattava di prodotti farmaceutici con principi attivi rientranti nella categoria del doping sportivo nella palestra, dove si praticava culturismo fisico. Le persone che ne avrebbero beneficiato, gli atleti, sono rimasti ignoti. Eppure, si sarebbero procurati quei farmaci e ne avrebbero fatto uso, fuori da ogni patologia prescritta. I carabinieri controllarono sala fitness, spogliatoi e uffici: qui fu trovata una confezione di trenbolone 75, un farmaco iniettabile con una fiala aperta quasi piena, nel borsone di G.C. Poi, una busta in plastica con 4 compresse di colore bianco, Enurace 50 nel cassetto di una scrivania, una confezione di siringhe da cinque millilitri, unaconfezione di armidex da 1 milligrammo, con dentro 28 compresse di anastrozolo, con un blister rimanente, poi del Monores da 30 compresse di clenbuterolo, con blister usato e 17 compresse rimanenti, in uso a A.C. , un blister con undici compresse di tamoxifene, Ratiopharma da 20 milligrammi. I due rispondono di riciclaggio di materiale illecito e violazione della legge sull'uso delle sostanze dopanti. 

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