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Cronaca

Disagi della sanità in Campania: dossier di Giovani Salernitani demA

Il consigliere comunale Dante Santoro ha convocato una conferenza stampa per illustrare "le gravi carenze del Ruggi di Salerno. La nuova cementificazione non assicurerà maggiore qualità"

"Carenza di medici - 100 in meno - e di infermieri - 200 in meno - rispetto all'atto aziendale; 500 posti letto rispetto ai 750 previsti; no alla privatizzazione ed esternalizzazione delle pulizie, manutenzioni e servizio mensa; basta code al pronto soccorso; sale operatorie non a norma; liste d'attesa infinite". Il dossier di Giovani Salernitani demA presenta i sette punti del "degrado e disagio della sanità in Campania". In conferenza stampa, il consigliere comunale Dante Santoro e Ciro Amante, responsabile del comparto sanità del Movimento, snocciolano dati e presentano il conto al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, prima di trasferirsi al "Ruggi" per un sit-in informativo e volantinaggio. 

Diritto per pochi

"Siamo qui per ribadire con dispiacere e disappunto che il diritto alla salute è diventato privilegio di pochi - dice Dante Santoro - Da tempo denunciamo lo stato di abbandono della sanità in Campania, insieme alle associazoni di cittadinanza attiva e al Tribunale del Malato. Noi facciamo non solo critiche ma presentiamo anche proposte. Bisogna ripartire dalla valorizzazione e dal potenziamento di ciò che già c'è e non dallo smembramento. Non servono nuove cementificazioni. Si parla di creare un nuovo ospedale lì dove sarebbe dovuta sorgere edilizia popolare. Quindi Salerno è ostaggio di una speculazione edilizia da 450 milioni di euro e di una cementificazione selvaggia. A luglio e agosto, attraverso un presidio organizzato presso la parrocchia di Sant'Eustachio, abbiamo erogato circa 150 presetazioni gratuite. Il messaggio, però, che vogliamo dare è che il servizio pubblico non può essere un optional".

La stoccata

"La tattica è sempre la stessa - commenta Ciro Amante - La strategia è bloccare tutto, fermare l'erogazione di servizi, così da orientare il cittadino verso un punto di vista e una considerazione diffusa: se niente funziona, meglio abbattere e costruire ex novo. La cementificazione non è sinonimo di maggiore qualità. La sanità campana non partecipa neppure a gare con altre regioni d'Italia. Non c'è margine, non c'è metro di paragone: siamo abbondantemente ultimi. In questo quadro disastroso, Vincenzo De Luca - che ricordiamo essere anche Commissario Straordinario per la Sanità - rilancia con un'idea di questo mega ospedale da 450 milioni di euro. Stessa idea anche a Napoli, a proposito dell'ospedale San Paolo".

La replica

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