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Cronaca

Sanità, l'allarme dei centri di riabilitazione e assistenza: "Non abbiamo più risorse"

Parisi: "L'Asl di Salerno, ancora una volta, si dimostra incapace di rispondere ai bisogni dei propri cittadini e di tutelare il diritto a fruire di prestazioni riabilitative e sociosanitarie"

I centri di riabilitazione della provincia di Salerno lanciano l’allarme dopo gli ulteriori tagli decisi dalla Regione Campania per il comparto sanitario. L’undici agosto scorso, infatti, Palazzo Santa Lucia con un decreto firmato dal commissario ad acta n.90 ha definito le risorse per le Asl 2014 da assegnare alle Asl per le prestazioni riabilitative ed assistenziali comprese nei livelli essenziali di assistenza da assicurare alle persone con disabilità. La quota assegnata al 2014, diversamente dall’anno precedente, è al netto della compartecipazione che è a carico dei comuni o delle stesse persone con disabilità. Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi questa mattina al Check Up, Anfass ed Aspat hanno criticato duramente l’Asl salernitana, che nonostante abbia preso atto dell’errore di attribuzione (mancano oltre 2 milioni e mezzo di euro rispetto all’anno precedente) ha comunque ritenuto di assegnarli senza previa correzione da parte della Regione Campania.

L’Asl di Salerno, ancora una volta, si dimostra incapace di rispondere ai bisogni dei propri cittadini e di tutelare il diritto a fruire di prestazioni riabilitative e sociosanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza e pertanto dovuti” ha affermato il presidente dell’Anfass Salvatore Parisi. “I fondi destinati all’Asl salernitana, necessari per sostenere i servizi per l’interno anno, è da tempo che progressivamente diminuiscono senza che l’Asl sia in grado di mettere in campo una capacità di negoziazione e di tutela. L’Azienda Sanitaria Locale, dunque, si è dimostrata ancora una volta non in grado ai allocare correttamente le risorse in termini di efficacia e appropriatezza”.

In tutte le Asl c’è stato un momento di confronto – gli ha fatto eco Pierpaolo Polizzi, presidente regionale Aspat - dove ci si è resi conto che i tagli ragionieristici non sono stati fatti in modo corretto, noi abbiamo invitato a fare altrettanto a quella di Salerno per avviare un confronto costruttivo, magari andando insieme alla Regione per discuterne. Invece ha voluto per forza avallare la delibera regionale e ora i servizi di assistenza sono a rischio”. Dunque le prestazioni sociosanitarie semiresidenziali e residenziali erogati a favore dei disabili e degli anziani già da questo mese non avranno la copertura finanziaria da parte dell’Asl di Salerno e pertanto dovranno interrompere la loro attività.

Le associazioni hanno chiesto un incontro al Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone per un confronto sulla questione.

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