Vendita di auto di lusso e fatture "false", il Riesame dissequestra tutto
Sullo sfondo, le azioni di una società impegnata nella vendita di auto di lusso. Il 12 agosto scorso, scattarono i sigilli per un valore di circa 1,2 milioni di euro
Il Tribunale del Riesame ha dissequestrato, con revoca dei sigilli, i beni precedentemente bloccati con un'indagine della Procura di Nocera Inferiore a Sant'Egidio del Monte Albino, lo scorso agosto, nei riguardi di tre persone.
La decisione
Sullo sfondo, le azioni di una società impegnata nella vendita di auto di lusso. Il 12 agosto scorso, scattarono i sigilli per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Stando alle accuse, ridimensionante dinanzi al gip con tanto di revoca delle misure cautelari, i tre avrebbero simulato la vendita di 22 autovetture ad una società di fatto inesistente ed intestata ad un prestanome. La denuncia era scattata per l’emissione di fatture false relative a operazioni inesistenti e per i reati di riciclaggio connessi. La decisione del Tribunale del Riesame, dunque, dispone il dissequestro di tutti i beni per un valore complessivo di 1.197.699,92 euro. I tre sono finiti al centro di un’indagine per riciclaggio e false fatture nel settore della compravendita di auto di lusso, con documentazioni ritenute artefatte e prestanome, con l’obiettivo di eludere pagamenti di imposte, concretizzando lucrosi riciclaggi su ricercati beni di valore a quattro ruote, con l’ultimo atto escogitato per aggirare i sequestri dei mezzi. Nel mirino, dunque, erano finite operazioni ritenute inesistenti, con il reato di riciclaggio ricollegato, sulla vendita di 22 auto ad una società a sua volta ritenuta inesistente. Una circostanza, ora, capovolta, con il Riesame che ha dissequestrato tutto quanto bloccato, in precedenza.