rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sant'Egidio del Monte Albino

Omicidio della piccola Jolanda, ergastolo per il padre e 24 anni per la madre: conferma in Appello

Questo quanto deciso dalla Corte d'Assise d'Appello per l'omicidio della piccola Jolanda. Secondo i consulenti nominati dal tribunale, morta per un'asfissia meccanica violenta

Conferma della sentenza di primo grado per Giuseppe Passariello, ergastolo, e Immacolata Monti, 24 anni di reclusione. Questo quanto deciso dalla Corte d'Assise d'Appello per il secondo grado celebrato pe la morte della piccola Jolanda. Secondo i consulenti nominati dal tribunale, la piccola morì per un'asfissia meccanica violenta. In pratica, soffocata.

Le indagini

I fatti risalgono a giugno 2019, a Sant'Egidio del Monte Albino, con la scoperta della neonata morta, in casa, da parte del 118, dopo chiamata della madre che aveva scoperto che la piccola non respirava più. Lo svolgimento del secondo grado di giudizio si è chiuso ieri, con la condanna per i due per omicidio e maltrattamenti in concorso. Per l'accusa, la piccola fu soffocata probabilmente a mani nude. L’inchiesta registrò un dialogo incrociato, in commissariato a Nocera Inferiore, tra i due genitori che con frasi equivoche lasciarono pensare ad un coinvolgimento degli stessi nel delitto. Dall'opportunità di disfarsi del cuscino al ragionamento sul non dire la verità, ritenendo di aver commesso "un omicidio". Nelle motivazioni della sentenza di primo grado, i giudici spiegarono che la madre della piccola avesse fornito un minore apporto causale, una presenza passiva, senza mai violenza diretta commessa sulla bambina, ricollegando le lesioni sul corpo della piccola al rapporto patologico padre-figlia. Il padre, invece, per i giudici, agì «con un movente folle e innaturale, per il rifiuto della figlia femmina», con i suoi comportamenti degnati dalla spiccata propensione alla violenza. «La figlia non la voleva, quando le provocava lesioni, era perché la figlia doveva capire chi era il padre, e la moglie doveva stare ferma». A completare il quadro il richiamo delle famose trascrizioni di telefonate tra la donna e un'amica: «Ti ha ucciso il sangue tuo, che deve fare più?». Le motivazioni saranno pubbliche entro quaranta giorni. L'inchiesta fu condotta dal pm Roberto Lenza di Nocera Inferiore. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio della piccola Jolanda, ergastolo per il padre e 24 anni per la madre: conferma in Appello

SalernoToday è in caricamento