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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Sarno

Sarno, vivaio nel mirino della camorra: "Ti bruciamo come le tue piante"

Due persone finiscono a processo per aver incendiato a scopo intimidatorio 600 piante nel vivaio di un imprenditore. L'obiettivo era fargli vendere dei terreni. I due, secondo la Procura Antimafia, si muovevano per conto dell'ex clan Serino

Gli avevano incendiato diverse piante e per diversi anni, procurandogli un danno complessivo di 150mila euro circa. E lo avevano fatto minacciandolo di morte, affinché lasciasse dei terreni in fitto per permettere la costruzione di un fabbricato. Con le accuse di estorsione e danneggiamento a seguito di incendio aggravate dall’articolo 7, il metodo mafioso, saranno processati G.S. e A.S. I fatti avvenuti a Sarno sono compresi dall’agosto 2013 al marzo 2015. Sui due pesa l’aver agito per conto di un’associazione di stampo camorristica, in virtù dell’appartenenza dei Serino a contesti criminali che portano direttamente all’allora Nuova Famiglia. La vittima, in questo caso, era un imprenditore vivaistico. Nel giro di un paio d’anni si era visto distruggere con il fuoco quasi  600 piante, anche palme "Washington", a scopo intimidatorio. «A me non frega nulle delle tue piante - sono le minacce che la Dda contesta ai due indagati - perché nella mia terra comando io e se ne non te ne vai ti incendio quello che è rimasto e ti taglio pure la testa». E ancora: «Ti devo sparare, ti devo far fare la fine delle piante». Lo scopo di quelle minacce era di "agevolare" le attività criminali collegate al clan "Serino", con vantaggi di forte rilevanza economica. I due sono stati rinviati a giudizio dal gup, che ha fissato l’inizio del processo per il prossimo 25 gennaio, davanti al collegio penale del tribunale di Nocera Inferiore. 

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