Sbarco di migranti, a bordo anche il cadavere di un bimbo: l'approdo tra dolore e sospiri

Come annunciato, è iniziato poco dopo le 9 il quindicesimo sbarco di migranti a Salerno. A bordo della nave norvegese Siem Pilot vi sono 990 stranieri, la maggioranza di origine subsahariana, e anche il cadavere di un bambino di appena tre anni. In particolare, sono 65 le persone affette da scabbia, 15 le donne in gravidanza, 172 i minori non accompagnati e una cinquantina i feriti. Alle prime luci dell’alba si è attivata la macchina dei soccorsi sulla banchina del Molo Manfredi, che vede in campo il settore socio-formativo delle Politiche Sociali del Comune diretto da Rosario Caliulo in sinergia con l’assessore Nino Savastano, in collaborazione con le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, i mediatori culturali e la Protezione Civile.

In prima fila il sindaco Enzo Napoli, che si è soffermato sul bimbo deceduto: “Gli abbiamo cercato una bara e anche degli abiti per vestirlo. E’ una situazione disperata, rispetto alla quale non si può fare altro che inchinarsi. Ci troviamo di fronte a tragedie che affliggono una parte del mondo che ormai sembra essere senza possibili prospettive. Naturalmente, la politica fa il suo corso, ma bisogna fare in modo che ci sia una svolta decisiva per quelle terre con l’obiettivo di fermare questo fenomeno dell’immigrazione. E’ un problema di cui si deve fare carico l’intera comunità occidentale”. Poi ha rivendicato il suolo della nostra città: "Salerno ha maturato competenza in questo ambito. Sono situazioni che vanno condotte con grande intelligenza. Noi ci faremo carico dei minori accompagnati, procederemo con l’ufficio delle politiche sociali per accelerare le pratiche di affido in modo che questi bambini trovino il calore di una famiglia nell’ambito di una concreta integrazione. Naturalmente c’è il problema dei numeri: tutti i centri di accoglienza per minori non accompagnati sono saturi, ci stiamo rivolgendo a strutture fuori dalla provincia e dalla regione.  E’ una situazione drammatica che non si risolve girandosi dall’altra parte”.

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"Stamattina l'atmosfera è davvero triste per il bimbo morto, un qualcosa di terribile. I bimbi sono figli nostri, tutti. Sulla nave ci sono donne al nono mese di gravidanza: stiamo salvando molti bambini. - ha osservato il Prefetto, Salvatore Malfi - Se si vuole fare accoglienza e integrazione è necessario farlo in sicurezza, spiegar a chi arriva le regole. Vi è un accordo Ance-Ministero dell'Interno per l'equa distribuzione sul territorio, unica strada equa per accogliere, senza creare problemi. Il sistema di accoglienza stamattina appare più snello grazie alla collaborazione della Croce Rossa, in previsone di sbarchi continuativi al Porto di Salerno. Il tutto va gestito con programmazione e in sinergia", ha concluso. Per la prima volta, questa mattina, infatti, Salerno sperimenta un nuovo modello che consentirà di effettuare le operazioni di riconoscimento e fotosegnalamento in un campo d'accoglienza lontano dal porto. Una volta scesi, i migranti saranno trasferiti presso gli spazi della Croce Rossa alla zona industriale dove saranno contemporaneamente registrati ed assistiti. Questa la ripartizione nazionale dei 990 migranti: Campania 125, Lombardia 125, Lazio 100, Piemonte 75, Veneto 75, Emilia Romagna 75, Toscana 50, Calabria 100, Puglia 100, Trentino Alto Adige 50, Valle D'Aosta 25.

I migranti che viaggiano da tre giorni hanno affrontato difficoltà inimmaginabili per arrivare in Libia, dove gli scafisti li hanno traghettati, in condizioni disumane, fino nel canale di Sicilia. Lì la Siem Pilot li ha poi soccorsi. Quello di oggi è lo sbarco più importante che ha registrato lo scalo salernitano negli ultimi anni.

(Fotoreporter Guglielmo Gambardella)