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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Scafati, sulla morte dell'attivista Alfonso Gallo il 5 Stelle interroga il Governo

A firmarla i deputati Tatiana Basilio e Marialucia Orefice. La nota è stata inviata al Ministero della Salute e al Governo, al quale si chiedono lumi per verificare la circostanza di un presunto caso di "malasanità"

Sulla morte dell'attività scafatese Alfonso Gallo, il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione parlamentare. A firmarla i deputati Tatiana Basilio e Marialucia Orefice. La nota è stata inviata al Ministero della Salute affinchè si faccia chiarezza su un caso presunto di malasanità. Alfonso Gallo, 55enne ex benzinaio e attivo politicamente nel movimento pentastellato, era morto il 3 luglio 2016, poco dopo le 18.30. Pare non fosse in buone condizioni fisiche, anche perchè soffriva di una valvulopatia mitralica, patologia che impedisce il correggo passaggio di sangue durante le contrazioni del cuore. Ne soffriva da circa 20 anni, con un'operazione a cuore aperto effettuata in passato per evitare complicazioni. Quel giorno era in casa, insieme alla moglie e alle figlie, quando fu olto da una crisi d'ansia.

Da lì la chiamata al 118, con il medico che era giunto in casa per visitarlo. Un controllo che non aveva però destato preoccupazioni, tanto da non disporre  il ricovero in ospedale. Dopo un'ora, Gallo accusò un malore al cuore. Il fratello aveva chiamato un suo amico, medico, che aveve tentato di praticargli un massaggio cardiaco per 7 minuti, ma inutilmente. Dopo la morte, la famiglia si recò dai carabinieri per sporgere denuncia, con la procura che dopo poco aprì un fascicolo d'inchiesta. Al momento risulta indagato formalmente per omicidio colposo il medico del 118 che lo aveva visitato in precedenza. 

L'interrogazione

"Premesso - si legge - che nella serata del 3 luglio 2017 presso la città di Scafati nella provincia di Salerno, viene constatato il decesso del signor Alfonso Gallo dall'ambulanza del 118 accorsa su chiamata dei famigliari, secondo le ricostruzioni apparse sui giornali, già verso le ore 18,30 del medesimo giorno, a seguito di un malessere, una équipe medica del 118, recatasi nel domicilio del signor Gallo per una prima visita, non riscontrava particolari problematiche mediche. Il signor Gallo aveva fatto presente alla stessa équipe medica di essere affetto da una patologia denominata valvulopatia mitralica che, negli anni precedenti, aveva comportato anche un intervento chirurgico al cuore. Successivamente, al primo controllo effettuato dalla équipe medica del 118, il signor Gallo continuava ad accusare forti disturbi e malesseri, tali da sollecitare una nuovo intervento del 118. Tale nuovo intervento del 118 constatava la gravità della condizione sanitaria del signor Gallo e, a seguito di ulteriore aggravamento, procedeva ad effettuare un massaggio cardiaco di rianimazione, dopo il quale purtroppo, come sottolineato in precedenza, seguiva la constatazione del decesso. A seguito della denuncia la salma del signor Gallo è stata posta sotto sequestro ed è a disposizione della magistratura per essere sottoposta ad autopsia – spiegano Basilio e Orefice - I fatti riportati, se confermati, potrebbero fare ipotizzare un clamoroso caso di malasanità. Chiediamo di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo; se non ritenga di dover avviare, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, una verifica sulle reali condizioni operative del servizio di emergenza medica mettendo in atto ogni iniziativa di competenza affinché il diritto alla salute e i livelli essenziali d'assistenza siano sempre e comunque garantiti” 

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