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Cronaca Scafati

Scafati, l'interrogatorio dell'ex sindaco: "Mai fatto favori ai clan"

Lungo interrogatorio per Pasquale Aliberti, che ha risposto giorni fa alle domande del sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, rivendicando il suo percorso politico e l'inesistenza di rapporti con la criminalità organizzata

Favori presunti a clan di camorra: quattro ore è durato l'interrogatorio dell'ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, con la Procura Distrettuale Antimafia. Ha risposto due giorni fa alle domande del sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, rivendicando il suo percorso politico e l'inesistenza di rapporti con la criminalità organizzata. Sulla conoscenza con Alfonso Loreto, l'ex sindaco ha detto di "non aver avuto alcun rapporto con lui sebbene lo conosca da quando aveva 18 anni". Poi ha parlato di Andrea e Luigi Ridosso e dei tentativi di questi ultimi di incontrarlo, facendo riferimento a messaggi tra i due Ridosso (già agli atti), in cui si comprende chiaramente come "non ci sia stato alcun accordo preelettorale nè tantomeno in seguito". E quando uno dei due incontrò Aliberti, l'ex primo cittadino ha spiegato "di aver detto a Ridosso che era impossibile avere rapporti con lui proprio per il bagaglio di negatività del suo cognome, consigliandogli di riscattarsi innanzitutto con un lavoro onesto, prenedndo le distanze dalla famiglia di origine, dimostrando con i fatti di non avere nulla a che fare con il mondo criminale"

Sulle accuse di aver invece manipolato la moglie, attuale consigliere regionale, Monica Paolino, Aliberti ha chiarito di "Non aver mai partecipato alle riunioni politiche della consorte e di non essere neanche presente al comizio" che la donna tenne (per le regionali 2015) nel piazzale di proprietà della sorella di Romolo Ridosso. Durante l'interrogatorio, sostenuto insieme ai legali difensori Silverio Sica e Agostino De Caro, Aliberti ha fornito la sua versione sulle accuse che gli vengono mosse dall'Antimafia. Lo stesso Aliberti, attraverso il suo profilo Facebook, ha scritto: "E' stato un interrogatorio di quattro ore al quale era giusto che mi sottoponessi dopo un'indagine di anni che ha riguardato il mio sindacato. Ringrazio i miei avvocati che mi hanno assistito e sopportato in questi anni e soprattutto il pubblico ministero dottor Montemurro per avermi ascoltato con attenzione". L'interrogatorio rientra nell'indagine che avrebbe visto l'ex sindaco favorire alcune ditte di pompe funebri, vicini a clan di camorra, nel servizio affissioni sul territorio scafatese

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