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Cronaca Scafati

Scafati, droga nascosta in camera da letto: la scoperta grazie ad una "scappatella"

Due donne rischiano il processo per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tutto era partito da Torre del Greco, dove i carabinieri avevano scoperto un uomo in auto, con una donna mezza nuda. Poi la perquisizione nella casa a Scafati

Nella camera matrimoniale avevano nascosto marijuana e cocaina: ad inguaiarle un precedente controllo fatto dai carabinieri a Torre del Greco, che all'interno di un'auto avevano scoperto un pregiudicato dormire insieme ad una donna straniera, mezza nuda. Ora, due donne di 36 e 23 anni rischiano di essere processate con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio, dietro richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura di Nocera Inferiore. L'episodio risale al 12 marzo scorso, quando i carabinieri della tenenza di Scafati fecero irruzione in un appartamento in via Martiri d'Ungheria. Ci vivevano le due donne, poi finite indagate e raggiunte da un divieto di dimora nelle province di Napoli e Salerno. I militari furono attirati da un forte odore d'erba, che spinse entrambe a confessare la custodia di alcuni grammi di droga. Nella camera matrimoniale infatti, erano nascosti 51 grammi di marijuana, pari a circa 33 confezioni e un grammo di cocaina, suddiviso in 4 confezioni. La droga era custodita in un comodino, insieme ad un bilancino di precisione

Come erano arrivati i carabinieri in quella casa: grazie all'aiuto dei colleghi di Torre del Greco. Qualche ora prima, i militari della città vesuviana avevano intercettato una Smart, ferma, al cui interno vi erano due persone. Un uomo e una donna, mezza nuda. Entrambi dormivano. Da un rapido controllo, i carabinieri scoprirono che l'uomo era un pregiudicato volto noto di Scafati, ristretto agli arresti domiciliari. Al suo risveglio e alle domande degli inquirenti, si era tuttavia mostrato visibilmente agitato. Con un rapido controllo, i carabinieri gli avevano trovato una dose di cocaina. Il collegamento con la casa a Scafati fu automatico: in quell'appartamento ci viveva infatti la sorella dell'uomo, che rischia ora un processo insieme all'amica per la scoperta fatta dagli stessi carabinieri in camera da letto. L'accusa è di detenzione ai fini di spaccio.

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