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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Scafati

Traffico internazione di coca dalla Spagna: coinvolti anche due scafatesi

La droga, oltre 600 chili, veniva trasportata su barche a vela con doppio fondo. L'indagine è coordinata dalla Procura di Napoli, partita nel 2013 con i primi sequestri e arresti. Sequestrate anche diverse proprietà alle persone finite in manette

Ci sono due fratelli scafatesi nella maxi operazione antidroga condotta dalla Procura di Napoli, ribattezzata "Scugnizza". Sono Raffaele e Giuseppe Maurelli, di 46 e 44 anni, imprenditori originari di Castellammare di Stabia, arrestati insieme a Paolo Del Sole, 39enne originario di Torre del Greco e titolare di una rivendita di autovetture a Scafati. L'indagine verteva su un traffico internazionale di droga dal Sudamerica organizzato con trasporti via mare. I tre sono accusati di essere stati promotori e organizzatori dei passaggi di droga. Nello specifico, su di un carico che la polizia intercetta a maggio 2014, dal ritorno dal Venezuela, consistente in almeno 680 chili di coca nascosti nel doppio fondo di una barca a vela. Il cui nome è lo stesso dato all'operazione dagli inquirenti. In quell'occasione, furono arrestati i fratelli Andrea e Francisco Lopez, gli skipper, di 66 e 69 anni, e Bartolo Di Massa, 46enne di Castellammare. I fratelli Maurelli, invece, sono proprietari di una tabaccheria a Torre Annunziata e di diverse società a Scafati, San Giuseppe e Torre Annunziata, impegnate nel settore edile. Le accuse per i tre sono di detenzione, acquisto, trasporto ed importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America alla Campania, attraverso il canale spagnolo, con indagini avviate nel 2013, concentrate su un traffico internazionale di cocaina

La droga veniva trasportata attraverso barche a vela con doppiofondo che consentiva di trasportare ingenti quantitativi via mare. I 680 chilogrammi di cocaina erano suddivisi in panetti da un chilo e cento ciascuno, dal valore superiore ai 115 milioni di euro. Per gli arrestati è scattato il sequestro del patrimonio aziendale relativo a 2 società di costruzioni a responsabilità limitata, una tabaccheria ed una concessionaria d’auto, situate tra Scafati, Torre Annunziatae San Giuseppe Vesuviano, 6 appartamenti nei Comuni di Scafati, Montecorice e Castellammare, una villa a Scafati, cinque autorimesse a Scafati e Castellammare di Stabia, 4 depositi-locali commerciali a Scafati, 9 tra autoveicoli e motoveicoli, diciotto conti correnti, fondi e depositi bancari e alcuni appezzamenti di terreno situati a Pollica. Tra i clienti ai quali era destinata la droga esponenti del clan clan Gallo-Cavaliere, Omobono- Scarpa, Cesarano, Matrone e Gionta. 

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