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Cronaca Scafati

Scafati, per le estorsioni agli imprenditori in 32 vanno a processo

Le vittime oltre che nel comune dell'Agro, anche in quelli vesuviani. L'aggravante per tutti è del metodo mafioso: sono 32 le persone rinviate a giudizio, affiliate o ritenute vicine al clan Ridosso-Loreto e a quello dei Cesarano

Estorsioni agli imprenditori di Scafati e dei comuni Vesuviani aggravate dal metodo mafioso: sono 32 le persone rinviate a giudizio, affiliate o ritenute vicine al clan Ridosso-Loreto e a quello dei Cesarano. Questa mattina, davanti al gup del tribunale di Salerno si decideranno le posizioni marginali tra rito abbreviato e patteggiamenti. Tra le estorsioni ci sono quelle al "Re Bingo" di Pompei gestito dai fratelli Moxedano, con il custode del parcheggio pestato per un ritardo nei pagamenti; quella alla Bingo di Scafati e la storia delle tre ditte riconducibili al clan scafatese, le cui quote furono sequestrate. Ditte che venivano imposte per gestire l'appalto delle pulizie nella zona del "Centro Plaza". Le accuse per molti sono anche di usura, con tassi di interesse che spesso balzavano al 120%.

A scoperchiare l'attività criminale furono i collaboratori di giustizia Alfonso Loreto e Romolo Ridosso, già coinvolti in un blitz della Procura Distrettuale nel 2015 tra Scafati, Castellammare di Stabia e Boscoreale. Anche in quel caso, nel mirino erano finiti i commercianti locali, stretti nella morsa delle estorsioni. In quell'occasione furono contestati anche omicidi eccellenti, come quello di Salvatore Ridosso, Luigi Muollo e quello tentato verso Generoso di Lauro. Le indagini condotte dal sostituto procuratore della Dda, Giancarlo Russo, avevano permesso di ricostruire i rapporti tra i clan dell'Agro e del vesuviano. Al centro dell'indagine la "Italia Service", azienda che sarebbe servita al clan per ottenere appalti come i servizi di pulizia attraverso il metodo mafioso, e nelle sale bingo del comprensorio di Scafati, come il Centro Plaza e alcune aziende del settore conserviero. Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, usura, lesioni personali, intestazioni fraudolenta di società ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria.

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