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Cronaca Scafati

Scafati, sbagliò diagnosi per un paziente: a processo tecnico radiologo

Il professionista è accusato di omicidio colposo per aver sbagliato la diagnosi verso un paziente, Giuseppe Sorvillo, poi deceduto all'ospedale di Caserta. Il mancato intervento chirurgico fu omesso per una diversa diagnosi effettuata presso un centro

Un tecnico radiologo a processo per omicidio colposo. La decisione reca la firma del gup del tribunale di Nocera Inferiore, dopo che la procura aveva chiuso le indagini sulla morte di Giuseppe Sorvillo. I fatti risalgono al 26 marzo 2014, con gli inquirenti che supportati da una consulenza medico legale, contestarono agli indagati l'aver sbagnato diagnosi per il paziente. Furono i familiari a denunciare la circostanza ai carabinieri di Scafati, con la procura che successivamente iscrisse nel registro degli indagati due persone. Oltre al radiologo, vi era infatti anche un altro medico, il direttore della struttura specialistica la cui posizione è stata però trattata a parte. L'uomo morì a Caserta, ma la diagnosi era stata effettuata nel centro diagnostico scafatese. 

I nuovi accertamenti infatti furono "intempestivi", per via del tempo trascorso a seguito dell'errore avvenuto in una fase precedente. Il 22 marzo l'uomo fu sottoposto ad una Tac, alla quale però non seguì la diagnosi corretta e il contestuale intervento chirurgico che si sarebbe dovuto effettuare. Un intervento che gli avrebbe salvato la vita. L'uomo si recò al centro per attenzionare una forma di cefalea. Poi le sue condizioni peggiorarono, fino al decesso. Inizialmente, la famiglia lo aveva fatto ricoverare nell'ospedale di Ariano Irpino, e poi in quello di Caserta. Ma una volta giunto in reparto, i medici lo giudicarono non operabile perchè "in stato di stazionarietà neurologica e in gravissime condizioni emodinamiche". L'errore, per la procura, fu fatto nel centro diagnostico.  
 

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