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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Scafati, omicidio Desiderio: assolto il killer per "incapacità di intendere"

Così ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Salerno per Pasquale Balzano, il 56enne difeso dai legali Vincenzo Desiderio e Gianpaolo Salvato, che il 2 settembre 2015 uccise a colpi di forbici (più di 30) il socio e amico Giuseppe Desiderio

Assolto perché «incapace di intendere e di volere». Così ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Salerno per Pasquale Balzano, il 56enne difeso dai legali Vincenzo Desiderio e Gianpaolo Salvato, che il 2 settembre 2015 uccise a colpi di forbici (più di 30) il socio e amico Giuseppe Desiderio. La perizia disposta dal tribunale lo ha dichiarato affetto da patologia di natura psichiatrica «tale da condizionare scivolamenti psicotici acuti in grado di far scemare fino ad annullarla la capacità di intendere e di volere». Il tribunale ha deciso che trascorrerà, in quanto socialmente pericoloso, almeno 10 anni in un centro riabilitativo per malati psichiatrici. Balzano aggredì mortalmente il socio dopo una discussione: erano entrambi commercianti di prodotti agricoli. Sotto cura da tempo, pare che avesse interrotto la somministrazione di farmaci che secondo quella perizia frenavano i suoi impulsi. Gli stessi esplosi poi quel giorno, dopo l’ennesimo litigio. In primo grado era stato condannato a 20 anni di carcere. Prima di nascondersi in casa di parenti a Pompei, nascose il corpo della vittima nel portabagagli della sua auto. Fu la compagna di Desiderio a trovarlo, allertando i carabinieri che lo arrestarono dopo poco. In primo grado, con sentenza di abbreviato, il giudice aveva respinto di disporre una consulenza psichiatrica sull'imputato. Il giorno dell'omicidio, i due avevano litigato per una questione afferente i soldi

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