Omicidio Faucitano a Scafati, imputato ottiene domiciliari per problemi di salute
I magistrati hanno accolto la richiesta della difesa, con una perizia medica che attesta un enfisema e broncopatia cronica
Va ai domiciliari per problemi di salute lo scafatese C.A. , per incompatibilità con il sistema carcerario, su disposizione dei giudici della Corte d'Assise di Salerno, che stanno celebrando il processo per l'omicidio di Armando Faucitano
Il processo
I magistrati hanno accolto la richiesta della difesa, con una perizia medica che attesta un enfisema e broncopatia cronica. Il protrarsi della sua permanenza in carcere, spiegavano i difensori, avrebbe potuto arrecare gravi danni alla salute dlel'imputato. "Atteso che il giudizio medico non proviene solo dalla consulenza di parte ma anche da un organo sanitario terzo - spiegano i giudici - la direzione sanitaria del carcere, in costante contatto personale con il detenuto, rende superlfua una nuova perizia". Due i sicari ad entrare in azione, su di uno scooter, quel giorno. La vittima sarebbe stata punita per un debito di droga, con una raffica di colpi esplosi da due pistole. Almeno tredici i proiettili che lo colpirono lungo più parti del corpo. Secondo le indagini dei carabinieri, a sparare furono C.A. e A.V., che avrebbero a loro volta agito su mandato dei vertici del clan della zona, per punire un debito di droga che Faucitano non avrebbe mai saldato. Diverse centinaia di euro. Non solo, ma anche perchè lo stesso era ritenuto confidente delle forze dell'ordine. Un altro imputato fu arrestato invece in Germania, in seguito, per droga. Quella mattina era con la vittima. Dopo aver preso un caffè in un bar di via De Gasperi, si diressero entrambi verso piazza Borsellino. Intorno alle 12, i killer entrarono in azione. In un primo momento, P.R. spiegò ai carabinieri di aver visto i due agire, poi dopo, riferì di essere scappato prima che gli assassini facessero fuoco. Nell'indagine furono coinvolte anche altre persone, che a vario titolo, avrebbero fornito supporto logistico per organizzare l'omicidio. Dal veicolo da utilizzare, alle armi, fino alla sua scomparsa. C.A. resta tuttavia in carcere, per il momento, in ragione di un definito per un'estorsione nei riguardi di un bar a Scafati.