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Cronaca Scafati

Scafati, estorsioni ai commercianti: Cassazione conferma condanne per il clan

Solo un anno fa, i giudici del tribunale di Salerno avevano distribuito 32 anni complessivi di carcere nei riguardi di sette persone

Estorsione a commercianti ed imprenditori tra Scafati e la zona stabiese: anche la Cassazione conferma le condanne inflitte dalla Corte d'Appello per gli esponenti del clan Loreto-Ridosso. L'accusa era di estorsione aggravata dal metodo mafioso

Le decisioni

Solo un anno fa, i giudici del tribunale di Salerno avevano distribuito 32 anni complessivi di carcere nei riguardi di sette persone. Tra le persone raggiunte da condanna, oltre al pentito e collaboratore di giustizia Alfonso Loreto, e agli imputati Luigi e Romolo Ridosso, anche un ex consigliere comunale di Castellammare di Stabia. Anche la sentenza di primo grado, come quella d’Appello finita in Cassazione, era stata impugnata dopo il pronunciamento del Gup dinanzi al quale erano stati celebrati i riti abbreviati. Gli imputati erano accusati a vario titolo di associazione a delinquere, reato che per il gup sussisteva solo dal 2007 al 2008 e non per i restanti cinque anni, oltre che di estorsione. Il clan scafatese Ridosso-Loreto, secondo indagini condotte dalla Dda di Salerno, si sarebbe imposto nel territorio di Scafati, stringendo alleanze anche con organizzazioni criminali dell’area stabiese e vesuviana. Gli episodi riferivano di estorsioni ad imprenditori, dietro la minaccia di agire per conto del clan Loreto-Ridosso. La stessa organizzazione criminale è finita, successivamente, al centro di un'indagine per scambio elettorale politico-mafioso, durante due turni elettorali validi per il Comune di Scafati e per le Regionali del 2015. 

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