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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Traffico di droga a Scafati in mano a due gruppi: le prime decisioni del Riesame

Sono state depositate le prime decisioni del Riesame di Salerno per il blitz "My Love" a Scafati, concentrato su un maxi traffico di droga, gestito da due distinti gruppi criminali

Sono state depositate le prime decisioni del Riesame di Salerno per il blitz "My Love" a Scafati, concentrato su un maxi traffico di droga, gestito da due distinti gruppi criminali. Il collegio ha annullato la misura domiciliare a carico di A.P. , in ragione dell’annullamento di alcuni capi d’accusa a carico di C.A. , che al momento resta in carcere, con il contestuale annullamento della misura emessa per T.F. , anche lei inizialmente ai domiciliari, ora rimessa in libertà.

Le altre posizioni

In precedenza il Riesame aveva annullato l'ordinanza anche per P.L. , con la conferma delle restrizioni e il rigetto dell’istanza per A.M. e F.M. Tra ieri e nei prossimi giorni, toccherà ad altri indagati discutere il proprio ricorso dinanzi al tribunale della libertà. L’indagine portata avanti dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno coinvolge un vasto giro di spaccio di sostanze stupefacenti, con la contestazione dell’organizzazione e l’assegnazione di ruoli e mansioni fino a costituire un vero e proprio sistema di rivendita e contatti sul territorio. Nella schiera dei personaggi coinvolti, con esecuzione del blitz nel settembre scorso, erano scattate ordinanze cautelari per 23 persone in carcere, altre tredici ai domiciliari, culmine dell’indagine svolta dai carabinieri del Comando provinciale di Salerno, a sgominare due differenti organizzazioni di spacciatori che operavano prevalentemente nella provincia nord, ed anche in alcune località del Napoletano. La particolarità dell’indagine comprendeva messaggi in codice per indicare stupefacenti, con una banda attiva anche su scala internazionale, l’altra, basata su tre nuclei familiari, che utilizzava anche i minorenni per spacciare. L’attività illecita registrava una precisa catena di comando, con approvvigionamenti e ripartizioni, ed operava in particolare tra Scafati e Boscoreale, in grado di gestire tutti gli spacciatori della zona per la filiera. Chi non lo faceva veniva avvertito suon di bombe carta, come accadde il 29 marzo 2016 davanti al bar “My Love”.

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