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Cronaca

"Scarano fece rientrare denaro estero anche per gli Agnelli": parla l'autista

Lo sostiene Il Messaggero: a svelare la notizia, un amico del prelato arrestato a fine giugno nell’ambito di un filone dell’inchiesta Ior

"Monsignor Scarano fece rientrare denaro dall'estero anche per conto degli Agnelli". Lo sostiene Il Messaggero: a svelarlo, un amico del prelato arrestato a fine giugno nell’ambito di un filone dell’inchiesta Ior. Da Il Messaggero, infatti si leggono le dichiarazioni del testimone Massimo Marcianò: "Nunzio Scarano mi ha raccontato che le operazioni di rimpatrio di soldi dall’estero le aveva già effettuate in passato per la nota famiglia Agnelli - dice lo scorso 3 luglio - Lui mi spiegò che per fare ciò utilizzava un sistema con il cosiddetto plico diplomatico, che permetteva di eludere qualsiasi tipo di controllo. La mia idea è che il denaro proveniente dai D’Amico possa essere frutto di evasione fiscale o di operazioni ancora più illecite, essendo loro armatori e gestendo una pluralità di traffici in tutto il mondo".  

"Presso il Vaticano nel parcheggio antistante la palazzina ebbi modo di notare, nell’estate del 2012, delle borse di cuoio semiaperte dalle quali si intravedevano chiaramente lingotti d’oro che venivano caricate su furgoni obsoleti - racconta l'amico-autista - Una volta fu utilizzato un Ducato contenente ortaggi tra i quali furono caricati tre o quattro borsoni pieni d’oro. In un’altra circostanza fu utilizzato un furgone frigo. A mia domanda su dove portassero e cosa facessero con quei lingotti d’oro, Nunzio non rispose, rimanendo in silenzio anche quando gli dissi fate tutti questi impicci al Vaticano!!!".

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