rotate-mobile
Cronaca

Tagli e salario accessorio non erogato: dipendenti in assemblea all'Agenzia delle Entrate di Salerno

Le organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp, Uilpa Confsal/Unisa ed Flp) hanno proclamato per domani (martedì 2 aprile) uno sciopero nazionale dei lavoratori delle Agenzie Fiscali

Le organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp, Uilpa Confsal/Unisa ed Flp) hanno proclamato per domani (martedì 2 aprile) uno sciopero nazionale per l’intera giornata dei lavoratori delle Agenzie Fiscali.

Lo sciopero

Al centro della protesta i tagli e gli ingiustificati ritardi relativi all’erogazione del salario accessorio per gli anni 2016 e 2017, “nonostante – denunciano in una nota i sindacalisti dell'Agenzia delle Entrate di Salerno – gli obiettivi di Amministrazione siano stati raggiunti grazie all’impegno di tutti i lavoratori del settore”. Un dato che – ricordano – “riconosciuto dallo stesso direttore dell’Agenzia, Antonio Maggiore, che appena una settimana fa, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Tria ha illustrato i risultati ottenuti e i servizi offerti dall’Agenzia nel corso del 2018. I tagli e la dilazione del salario accessorio dovuto ai lavorati scaturiscono da una interpretazione soggettiva e riduttiva di una norma legislativa che fino a ieri nessun organismo di controllo (Ragioneria generale dello Stato, Corte dei Conti e Funzione Pubblica) ha messo in discussione”. Per questo le sigle sindacali si domandano: “Qual è dunque il reale motivo dei tagli e dei ritardi?. Intanto – denunciano – il tentativo da parte dell’Amministrazione di irrigidire le relazioni sindacali e più in generale, quello in atto da tempo nei diversi Governi succedutesi nel Paese, di affievolire l’azione di contrasto all’evasione fiscale relegando le Agenzie Fiscali ad una mera funzione di consulenza”  

Il segretario Capezzuto (Fp Cgil):

"Il lavoro strategico dei lavoratori delle Agenzie Fiscali – ha affermato Capezzuto - invece di essere premiato viene delegittimato da questa assurda posizione dell'Agenzia. Risultati tanto evidenti non bastano ad invertire la rotta intrapresa ormai dal 2016. In più si aggiunge che nei prossimi tre anni si prevedono 500mila uscite dal pubblico impiego, 150 mila delle quali solo per Quota 100. Una vera e propria emorragia di dipendenti pubblici  tale da mettere in ginocchio l’intero sistema. Il vero tema  è che a questa fuoriuscita di personale il Governo non risponde con un  piano straordinario di assunzioni, ma anzi blocca addirittura i concorsi, denotando  una completa mancanza di programmazione e idea di futuro del Paese. Queste le ragioni per cui, dopo un tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro che ha dato esito negativo  domani scenderemo in piazza per lo sciopero nazionale di tutto il personale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tagli e salario accessorio non erogato: dipendenti in assemblea all'Agenzia delle Entrate di Salerno

SalernoToday è in caricamento