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Cronaca

Licenziamenti, sciopero di tre ore al "The Space" di Salerno

Dalle 17.30 alle 20.30 blocco delle attività nella struttura di viale Antonio Bandiera e via a un presidio di protesta

Sciopero dei lavoratori, oggi, al “The Space” di Salerno. La Fistel Cisl, insieme ai lavoratori del cinema  del capoluogo, riunitisi in assemblea lo scorso 20 agosto, ritengono del tutto inaccettabili, sia nel merito che nella forma, i licenziamenti in tronco perpetrati nei confronti di quattro colleghi lo scorso 3 agosto. “Le maestranze ritengono l’atteggiamento dell’azienda nel gestire questa vertenza assolutamente scorretto e con totale mancanza di rispetto nei confronti delle proprie risorse umane che, da sempre, con spirito di abnegazione, hanno contribuito alla crescita dell’azienda” denuncia Antonio Abagnara, segretario generale della Fistel Cisl Salerno, che aggiunge: “Questa azienda ha dimostrato in tutta questa vicenda di non conoscere minimamente cosa siano delle moderne relazioni sindacali e questo, per un’azienda multinazionale come la The Space, è un difetto piuttosto grave”.

La  protesta

Per questo motivo i lavoratori hanno deciso di proclamare un primo pacchetto di 3 ore di sciopero per la giornata di oggi per chiedere l’immediato ritiro dei licenziamenti dei 4 colleghi e l’apertura di un tavolo di confronto per affrontare in maniera non traumatica eventuali esuberi sul sito salernitano. A sostegno di tali rivendicazioni è indetto, pertanto, un’astensione dal lavoro presso il cinema del gruppo “The Space” a Salerno dalle 17.30 alle 20.30. Nello stesso orario si terrà un presidio dei lavoratori davanti al cinema di viale Antonio Bandiera. “Il gruppo azienda  adducendo un seppur comprensibile momento di difficoltà, che peraltro è tipico di tutto il settore, ha proceduto a risolvere il problema nella maniera più cinica e sbrigativa possibile, infischiandosene di chi porta avanti quotidianamente con dedizione la baracca, ossia le proprie risorse umane, e di chi li rappresenta – aggiunge Abbagnara - Ciò che lascia sgomenti è anche il modo in cui sono stati trattati i lavoratori licenziati. Il responsabile è arrivato all’improvviso nel cinema di Salerno: ha chiamato le quattro persone interessate, ha consegnato loro la lettera di licenziamento e poi li ha fatti allontanare dal cinema, quasi come se avessero commesso chissà quale nefandezza, incurante della loro storia professionale lunga più di 15 anni e senza aver mai ricevuto alcun richiamo disciplinare”.

Di qui l’affondo contro la società: “Riteniamo tale comportamento scorretto nella forma ma anche nella sostanza, perché riteniamo che questi licenziamenti individuali, perpetrati in base alle legge Fornero, in realtà siano dei licenziamenti collettivi che dovrebbero seguire, quindi, un altro iter disciplinato. Ma sono stati trasformati, appunto, in licenziamenti individuali attraverso degli artifici societari. Di questo si occuperà, eventualmente, la giustizia ordinaria. In più in tutta questa vicenda si evince chiaramente un attacco frontale al sindacato, in quanto anche a Salerno, come negli altri cinema interessati dai tagli, “casualmente”, è stato licenziato un rappresentante sindacale dei lavoratori, con lo scopo evidente di indebolire la capacità di organizzarsi degli addetti, ignorando in un sol colpo decenni di conquiste di diritti sindacali. E tutto questo, come scritto in una recente lettera aziendale, dovrebbe dimostrare che questa azienda crede in un sano sistema di relazioni sindacali? Tuteleremo i lavoratori in ogni sede” conclude Abbagnara.

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