"Assistiamo ad una lenta agonia del Cstp che è iniziata da tempo, non solo come conseguenza di errori e di cattiva gestione, di speculazioni e sprechi fatti dall’attuale e dal passato management, ma anche e soprattutto, da un disegno politico ideato e praticato dalla Giunta Caldoro per la privatizzazione del trasporto pubblico nell’intera Regione, prontamente eseguito dalla Giunta Cirielli, e sottovalutato prima, ma sostanzialmente non contrastato poi, con la dovuta determinazione, dalla Giunta De Luca". Questa la forte denuncia lanciata dalla federazione provinciale di Sel e del circolo "Miriam Makeba", scesi in campo per salvare il trasporto pubblico.

"I tagli scellerati della Regione e della Provincia hanno dato il colpo di grazia ad un’azienda che, malgrado la pessima gestione, continuava ad avere standard positivi di performance e potenzialità incredibili, come si nota dai dati aziendali", continuano da Sel che sottolinea come la vicenda del Cstp non possa rispondere ad un solo “approccio” economico: "Il trasporto pubblico non è solo un servizio ma è un bene comune, è un servizio alla collettività, e quindi necessariamente ha un costo per la collettività".

Chiaro, l'appello di Sel: "Chiediamo ai nostri gruppi consiliari presenti nei comuni aderenti al Cstp di impegnarsi a ricercare tutte le strade percorribili per raggiungere l’obiettivo della ricapitalizzazione del Cstp. Per fare questo significa anche che tutte le amministrazioni comunali devono rivisitare le proprie priorità di spese a favore del trasporto pubblico.  - hanno concluso - Solo di fronte a una volontà politica determinata da parte dei Comuni (a partire da Salerno) si può pretendere che la Provincia faccia altrettanto e quindi sconfiggere, almeno per l’immediato, il disegno privatistico della Giunta Regionale".