rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Capaccio

Liquidazione "Sele Calore Multiservizi", proclamato lo stato di agitazione

Giuseppina Petitti, Antonio Capezzuto e Pierluigi Estero, rispettivamente segretari generali di Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, hanno chiesto l'intervento del Prefetto di Salerno ed hanno proclamato lo stato di agitazione

Giuseppina Petitti, Antonio Capezzuto e Pierluigi Estero, rispettivamente segretari generali di Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, hanno scritto una nota al Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone per chiedere il suo intervento sulla vicenda della Sele Calore Multiservizi, società in house del Comune di Capaccio messa in liquidazione senza avvertire le rappresentanze sindacali.

"Le segreterie provinciali - si legge nella nota - chiedono l’intervento del Signor Prefetto, a sostegno delle vicende di seguito esposte. Le organizzazioni sindacali, in rappresentanza dei lavoratori della Sele Calore Multiservizi, esprimono tutta la loro preoccupazione a seguito delle notizie ricevute, solo a mezzo stampa, circa la messa in liquidazione della società in oggetto. La società - continuano nella nota - è stata istituita nel settembre 2013 attraverso la trasformazione della società Capaccio Paestum servizi messa all’epoca in liquidazione. Alla stessa erano stati affidati i servizi di manutenzione strade, immobili, verde pubblico, acquedotto e contatori, pulizie edifici, cimitero e servizi funebri, manutenzione banche dati informatici e supporto agli uffici, allestimenti per spettacoli e convegni, sportello informativo turistico e di progettazione".

"Le organizzazioni sindacali, quindi, proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori della Sele Calore Multiservizi perchè nonostante l’appalto in essere con l’agenzia per il lavoro Tempor, la Sele Calore Multiservizi in maniera unilaterale ha contrattualizzato una parte dei lavoratori suddetti attraverso cooperative locali, perchè sono preoccupate circa le prospettive occupazionali future a seguito della messa in liquidazione della società e rispetto al prosieguo delle attività in mancanza di un piano industriale, ancora non definito e socializzato, per il mancato confronto e condivisione del percorso con i sindacati e per il mancato adeguamento degli inquadramenti e dei livelli contrattuali rispetto alle mansioni effettivamente svolte dai lavoratori. Contestualmente - concludono i tre segretari - chiediamo  l’attivazione delle procedure di raffreddamento del conflitto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Liquidazione "Sele Calore Multiservizi", proclamato lo stato di agitazione

SalernoToday è in caricamento