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Cronaca Battipaglia

Sequestri per 28 milioni di euro: nei guai imprenditore di Battipaglia

A.C. è stato condannato in primo grado per riciclaggio e per aver reinvestito i proventi illeciti del clan Maiale operante nella Piana del Sele, nonchè in secondo grado per associazione a delinquere mafiosa

Condannato in primo grado per riciclaggio e per aver reinvestito i proventi illeciti del clan Maiale operante nella Piana del Sele, nonchè in secondo grado per associazione a delinquere mafiosa. Finisce nei guai A.C., imprenditore di Battipaglia, acciuffato dai finanzieri del G.I.C.O. (Gruppo di Investigazioni Sulla Criminalità Organizzata) ed i colleghi del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno che hanno eseguito la confisca definitiva di fabbricati, appartamenti e terreni intestati e riconducibili al malvivente: si tratta di beni per 28 milioni di euro.

L'operazione è stata disposta dal Tribunale di Salerno, su proposta della locale Procura della Repubblica – Ufficio Misure di Prevenzione-, nell’ambito del procedimento preventivo antimafia instaurato a carico dell'imprenditore, referente principale delle attività di ripulitura del denaro sporco. A.C. aveva presentato ricorso alla Corte di Appello di Salerno, la quale ha aggravato ancor di più la sua posizione estendendo il sequestro anche ad ulteriori cespiti fittiziamente intestati a terzi soggetti.

"La confisca dei beni in esame, che si aggiunge ai sequestri preventivi già eseguiti nel corso degli anni 2007 e 2008, nell’ambito del processo California, è il frutto di un paziente e meticoloso lavoro di ricostruzione che ha consentito di acclarare le modalità e le tecniche attraverso le quali l'imprenditore, in mancanza di una idonea capacità reddituale, aveva accumulato un ingente patrimonio, reinvestendo milioni di euro derivanti dalle estorsioni e dall’usura perpetrate dal clan Maiale, ricorrendo sistematicamente allo schermo societario, nonché alla fittizia interposizione dei parenti più prossimi", spiegano le Fiamme Gialle.

Trentaquattro, dunque, gli immobili confiscati, di cui 7 appezzamenti di terreno, di circa 128.607 mq, il patrimonio aziendale di 2 società immobiliari ed una ditta individuale,  2 autovetture, quote societarie relative a  6 aziende operanti nel settore immobiliare e 3 conti correnti bancari.

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