E' stato effettuato oggi il sequestro preventivo dell'intero patrimonio di monsignor Nunzio Scarano, ad opera  militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in esecuzione del Decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica. Successivamente, si passerà alla confisca di beni immobili, mobili, quote societarie e disponibilità liquide rinvenute sui conti correnti.

Buona parte del patrimonio, ad ogni modo, era già stato sequestrato al monsignore accusato di riciclaggio: parliamo del prestigioso appartamento sito in via Romualdo II, dell'appartamento in via Tanagro, del box sito in via Porta Rotese, nonché oltre 3 milioni di euro su conti bancari intestati a lui e alla Nuen Srl. Il nuovo provvedimento, invece, è stato emesso sulla scorta di altri accertamenti patrimoniali eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno che hanno evidenziato le incongruenze tra le fonti di reddito dichiarate dal prelato ed il patrimonio accumulato nel corso degli anni.  E' emersa, così, una evidente e palese sproporzione tra la “formale” capacità reddituale e l’effettiva titolarità di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, incompatibile con lo status di sacerdote.

Oltre ad apporre nuovi sigilli su tali beni e disponibilità, dunque, si sta procedendo ora anche al sequestro di un ulteriore appartamento nello stesso stabile di Salerno, in via Romualdo II Guarna composto da 8 vani, della porzione di una casa in Largo Santoro Faiella, composta di 5 vani, una Mercedes “Classe A 180 CDI" ed un Volkswagen Caddy. Disposto, infine, anche il sequestro del 99% del capitale della “Nuen S.r.l.”, intestato sempre a don Nunzio, possessore di un vero impero.