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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Blitz sugli arenili a Salerno, Pietrofesa (Anva): "Chiediamo chiarezza"

Il coordinatore: "Il provvedimento ci è stato inviato in anticipo su pec in attesa che ci venga notificato dai messi notificatori a cui la nota dell’ufficio provveditorato è indirizzata e da cui scatteranno le 24 ore per lasciare libero le casette”

“Abbiamo appreso questa mattina dai giornali della determina di revoca delle concessioni per l’affidamento dei servizi balneari su tratti di arenili liberi non in concessione per l’anno 2022 sugli arenili 1,2,3,4 e 5, determina ancora non notificata ufficialmente, ma visto che è uscita la notizia sui quotidiani e, a seguito delle nostre proteste per come ci viene comunicato, il provvedimento ci è stato inviato in anticipo su pec in attesa che ci venga notificato dai messi notificatori a cui la nota dell’ufficio provveditorato è indirizzata e da cui scatteranno le 24 ore per lasciare libero le casette”. Lo ha denunciato Aniello Pietrofesa, coordinatore Regionale Anva Campania. “È tutta una vicenda incredibile, con gli uffici che si scaricano a vicenda le colpe o la mancata chiarezza per le dovute autorizzazioni. A metà luglio a seguito di controlli della Polizia Municipale di Salerno vennero sequestrati delle pedane di facile rimozione rientranti nelle metrature autorizzate dall’ufficio demanio pari a 40mq, metrature che si evincono dalla planimetria allegata all’avviso pubblico e che ne costituisce parte integrante, oltre alla dicitura di vendita e somministrazione di alimenti e bevande preconfezionate”.
“Per quanto riguarda il sequestro delle pedane il Gip ha convalidato il sequestro poiché era in possesso solo dei documenti inviati dalla Polizia Municipale e non di tutta la documentazione relativo al bando, ragion per cui poi sono stati tolti i sigilli del sequestro e le pedane rimosse e poste in deposito in attesa dell’udienza preliminare dove abbiamo già presentato tutta la documentazione. Per la parte della somministrazione vi è stato il verbale ma nessun sequestro né di alimenti o attrezzature è avvenuto, quindi un verbale contestabile cosa che è stato fatta così come prevede la legge”.

La nota di Pietrofesa

“In entrambi i casi non vi sono provvedimenti definitivi e certi visto il provvedimento ancora aperto per i sequestri e l’annullamento dei verbali, quindi riteniamo che la determina emanata in data 25 agosto sembra una sentenza di condanna ma senza essere passati da un aula di tribunale, cosa che noi faremo appena ci sarà la notifica con un ricorso al Tar.

Eppure lo stesso Direttore del Settore Provveditorato in commissione consiliare trasparenza ammise che vi era un autorizzazione ad occupare l’area di 40mq come da avviso pubblico, ma mai nessun ufficio ci ha autorizzato, anche perché l’unico ufficio che doveva farlo, cioè il Settore trasformazioni urbanistiche ufficio demanio, aveva già autorizzato l’ufficio provveditorato per procedere alla pubblicazione dell’avviso pubblico. Ancora una volta si prosegue sulla strada della poca chiarezza e soprattutto della poca comunicazione”.

 

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