rotate-mobile
Cronaca

"Non volevo offendere, non sono sessista", le scuse di Sergio Vessicchio a "Il Fatto Quotidiano"

Il telecronista cilentano che ha ridicolizzato una guardalinee durante la partita Agropoli-Sant'Agnello ha rilasciato una lunga intervista. Dice di essere stato frainteso. Telecolore, emittente con la quale collaborava, lo ha licenziato

“Ho chiesto e chiedo scusa, non sono sessista. Alle donne affiderei il mondo intero, gli arbitri donna sono migliori degli uomini. Ho sbagliato ma non era quella la mia intenzione, per questo mi scuso. Volevo dire che nel Cilento e in Campania le arbitre donne vengono vessate. E’ uno schifo quello che si verifica, finiscono nel mirino tra offese, insulti, battutine e ingiurie dal momento in cui arrivano sul campo di calcio". Dopo aver chiesto alla regia di seguire l’assistente donna "perché – aveva detto durante la telecronaca, prima dell'inizio della gara Agropoli-Sant'Agnello – è una cosa inguardabile", il telecronista cilentano Sergio Vessicchio, sospeso dall'Ordine dei Giornalisti (note di ferma condanna anche da parte di USSI, Commissione Pari Opportunità OdG, Comune di Agropoli) ha concesso una lunga intervista a "Il Fatto Quotidiano" e si scusa. Aveva detto "eccola, Annalisa Moccia di Nola, una cosa impresentabile per un campo di calcio”. Adesso chiede di interpretare bene le sue frasi: "E' uno schifo quello che si verifica - dichiara nell'intervissta - nel senso che finiscono nel mirino tra offese, insulti, battutine e ingiurie”. 

Le bacchettate e la replica

L'Ordine dei Giornalisti lo ha sospeso e lui risponde: "Immagino per un atto dovuto, sono finito in un tritacarne nelle ultime ore. Mi hanno messo in bocca parole che non ho mai detto. Ho sbagliato ma non era quella la mia intenzione, per questo mi scuso. Volevo dire che nel Cilento e in Campania le arbitre donne vengono vessate. E’ uno schifo quello che si verifica. La guardalinee in questione è stata la migliore ieri. Il discorso andrebbe ampliato: perché la partita femminile di ieri Juventus-Fiorentina non l’hanno fatta arbitrare a una donna? Perché una donna non arbitra a livello nazionale? La prima discriminazione la fanno loro, non le fanno arrivare ai vertici. Se lei - dice rivolgendosi all'intervistatore - viene in Cilento, si accorgerà di dove si spogliano e dell’assenza di strutture adatte". Il presidente degli arbitri, Nicchi, ha definito le sue parole "gesto inqualificabile". Replica così: "Alla Federazione non chiedo scusa, per me Nicchi si dovrebbe dimettere. Gravina dovrebbe prendere una posizione. Gli uomini non devono arbitrare le donne e le donne non devono arbitrare gli uomini".

Licenziato

CanaleCinqueTv, che ha trasmesso la telecronaca "ha stigmatizzato le mie parole mentre Telecolore, altra tv con cui collaboro da dodici anni, mi ha licenziato questa mattina, lunedì 25 marzo. Ho ricevuto molti insulti, stanno tutti strumentalizzando le mie parole. Non è una questione di sessismo o di razzismo. Ho scritto un libro sull’integrazione tunisina ad Agropoli. Ho una sensibilità enorme, ho detto quelle cose perché l’Agropoli viene vessato da due anni circa da arbitri maschi. La Federazione è uno schifo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non volevo offendere, non sono sessista", le scuse di Sergio Vessicchio a "Il Fatto Quotidiano"

SalernoToday è in caricamento