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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Baronissi

Sfiducia al sindaco di Baronissi, parlano gli ex consiglieri: "Il traditore è Valiante"

Una delle precisazioni: "Il Sindaco avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni e aprire un democratico confronto, così non è stato”

Si è tenuta ieri pomeriggio a Baronissi, una conferenza stampa degli ex consiglieri Cosimato, De Simone, Notari, Negri e Maranzano che, a due giorni dalla sfiducia del sindaco Gianfranco Valiante, hanno voluto fornire le ragioni della loro scelta. Ad aprire la conferenza, come riporta Zerottonove, l'ex consigliere Franco Cosimato: “Nella giornata di ieri l’ex Sindaco ci ha definiti disonesti e traditori. Questo non glielo possiamo permettere né come uomini politici né come cittadini di Baronissi. La disonestà se c’è stata, è stata quella del Sindaco che non ha voluto ascoltare le ragioni del nostro dissenso. La sfiducia che abbiamo sottoscritto è l’esito di un processo che è iniziato diverso tempo fa. Si è trattato di una scelta autonoma maturata durante gli ultimi mesi della nostra consiliatura. Abbiamo assistito ad una completa dissociazione riguardo agli obiettivi che in campagna elettorale ci eravamo posti e avevamo chiesto al Primo Cittadino di condividere. Abbiamo cercato in più circostanze di ricucire un rapporto che si andava logorando ma non ci siamo riusciti. Avevamo da tempo chiesto una modifica degli assetti amministrativi ma non siamo stati ascoltati. Alla sfiducia si è arrivati per un atto dovuto non essendoci più la maggioranza in Consiglio. Il Sindaco avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni e aprire un democratico confronto, così non è stato”. 

Le precisazioni

E l'ex consigliere Agnese Coppola Negri incalza: “I voti della sfiducia in consiglio comunale non sono stati risicati, questo indica che il voto è stato espresso con convinzione e consapevolezza dalla maggior parte dei consiglieri. Nel tempo il Sindaco è rimasto con solo cinque consiglieri. La giunta comunale del primo anno dell’Amministrazione Valiante è scomparsa. Ad oggi giochiamo tutti ad armi pari, non ci sono candidati che fanno campagna elettorale con i soldi pubblici, l’errore dell’ex Sindaco è stato quello di voler imporre la propria candidatura, non aprendo un confronto. Infine, l'ex consigliere Francesco De Simone:  “Più volte nel corso della consiliatura abbiamo chiesto al Sindaco di correggere il tiro. Quando abbiamo chiesto l’azzeramento della Giunta intendevamo aprire una discussione per rimodulare le deleghe, spesso non adatte alla competenza e all’esperienza politica dei consiglieri. Il Sindaco non si rendeva conto che in quei mesi si perdeva il contatto con la realtà. Il clima è peggiorato nel momento dell’approvazione del Piano Urbanistico comunale quando 8 consiglieri su 10 hanno presentato un emendamento. Anche in questo caso non siamo stati ascoltati. A maggio del 2018 abbiamo costituito il gruppo Idea Comune per continuare a chiedere al Sindaco un maggiore ascolto dei consiglieri e dei cittadini di Baronissi. L’appello che faccio è quello di poter parlare di azioni e progetti concreti, noi nel nostro piccolo potremmo dare un contributo ma sicuramente la cosa che non ammettiamo è quella di esser dipinti come traditori della patria, se c’è stato un traditore è stato Gianfranco Valiante con i suoi atteggiamenti e il suo modo di fare”.

L'ira dei consiglieri

L’ex consigliere Livio Maranzano: “In una Amministrazione i meriti sono da ascrivere a tutti, dal Sindaco fino ad arrivare all’ultimo consigliere che vota l’atto in Consiglio. Non vorrei che alla fine il lavoro fatto di tanti venisse ascritto ad una sola persona. Nell’ultimo Consiglio è emerso chiaro e forte che a Baronissi è stata negata l’occasione di poter discutere del proprio futuro". E l’ex consigliere Angelo Notari chiude: “Mai mi sono ritrovato in una situazione così difficile come in questi 5 anni di amministrazione  Valiante. Il muro contro muro ha portato alla legittima conseguenza della sfiducia. Noi in questi 5 anni abbiamo rappresentato la parte che ha cercato di costruire un dialogo quindi se fossimo stati davvero disonesti e ambiziosi avremmo rotto molto prima. Abbiamo cercato nell’interesse dei cittadini di andare avanti. Una sfiducia a 3 mesi non compromette l’operato della macchina amministrativa. Tutti i candidati che vorranno proporsi partiranno dalla stessa linea e saranno i programmi e le idee a far sì che i cittadini scelgano l’uno o l’altro".

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