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Cronaca

Dietrofront di Sgarbi sul Crescent, parla il critico d'arte: "Nessuna incoerenza"

Sgarbi ha chiarito di non aver affatto cambiato idea, ma semplicemente di aver verificato come il progetto da lui in precedenza criticato, sia stato successivamente cambiato

Fa chiarezza rispetto al dietrofront in merito alla sua opinione del Crescent, Vittorio Sgarbi che ha presenziato l'inaugurazione di Luci d'Artista 2013. "Nessuna incoerenza. E' stato cambiato il progetto di Bohigas. E quello di Zaha Hadid non è un ecomostro", ha ribattuto il critico.

Chiarendo di non aver affatto cambiato idea, ma semplicemente di aver verificato come il progetto da lui in precedenza criticato, sia stato successivamente cambiato, Sgarbi ha ribadito: "Sono venuto a Salerno per inaugurare l'ormai tradizionale occasione delle Luci d'artista: ho mantenuto le mie riserve sui progetti voluti dal sindaco De Luca fino a quest'estate, in occasione del Premio Pio Alferano a Castellabate. Oggi, dopo aver visto lo stato dei lavori dell'area portuale, e in  particolare il famigerato Crescent, ho faticato a riconoscere negli edifici in costruzione quello che avevo criticato qualche anno fa".

"Non ho affatto cambiato parere. Semplicemente ho visto che il progetto da me criticato è stato successivamente modificato. Non più quello di Oriol Bohigas, ma una bassa, sfuggente stazione marittima disegnata da Zaha Hadid che non può certo essere definita ecomostro, e un loggiato su tre ordini allineato con il volume del Palazzo municipale: tre portici dorici disegnati da un altro architetto in perfetto contrasto con il massiccio volume di Bohigas. Un'idea nuova di Riccardo Bofill", insiste Sgarbi.

"Ho verificato lo stato del sito prima del nuovo intervento, e ne ho visto l'esteso degrado. Concludendo che l'addizione urbanistica di Bofill era pregevole, come ho detto. Con la soddisfazione di riconciliarmi con il sindaco De Luca di cui, anche al tempo delle polemiche, apprezzavo il carattere, il temperamento e il decisionismo. Al punto da condividere con lui che l'unico vero ecomostro o edificio da abbattere è il condominio, già Inail, sopravvissuto e degradato nei materiali da costruzione nel quale ha sede uno dei comitati Rai", ha aggiunto.

"Non  comprendo - ha concluso il critico - perché dunque continuano a chiamare ecomostro l'edificio attuale che non corrisponde più a quello che mosse allora le mie critiche. Il mio obiettivo non è criticare il sindaco De Luca comunque, ma contrastare gli orrori di ben altra natura che sorgono ovunque in Italia. L'attuale Crescent non corrisponde a questa categoria".

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