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Cronaca Baronissi

Sicurezza a Baronissi, gruppi “whatsapp” per controllare il vicinato

La sperimentazione è partita nella frazione Antessano e presto verrà replicata in tutte le aree della città

Parte a Baronissi il “Controllo del Vicinato”, un nuovo percorso di collaborazione tra amministrazione comunale, cittadini e forze dell’ordine per prevenire episodi di criminalità sul territorio.

Le informazioni

La sperimentazione, partita nella frazione Antessano e presto replicata in tutte le aree della città, prevede la costituzione di un gruppo di controllo WhatsApp che si impegna a sorvegliare il territorio e a segnalare fatti e circostanze sospette alle forze dell’ordine recuperando così le regole di buon vicinato e di attenzione sociale, strategici per promuovere la sicurezza urbana. I punti di ripresa saranno muniti di telecamere in conformazione antivandalo, ad alta risoluzione e dotate di illuminatori ad infrarosso per la visione notturna. I lavori di installazione prenderanno il via entro la prima decade di aprile e si concluderanno a maggio  

I commenti

Soddisfatto il sindaco Gianfranco Valiante: “Con i cittadini abbiamo avuto incontri e condiviso un patto solidale per riattivare quelle norme di buon vicinato che aiutano a non guardare altrove laddove si nota qualcosa che non va fuori dalla porta della propria casa. Il controllo di vicinato non prevede la ronde o interventi attivi in sostituzione alle forze di polizia ma semplicemente segnalazioni di eventuali casi sospetti, in un rapporto costante e diretto con i coordinatori, cui è demandato il compito di intervenire e segnalare alle forze dell'ordine”. A coordinare il progetto è il comandante della Polizia municipale di Baronissi Francesco Tolino: “Il controllo del vicinato è una prassi consolidata in tante città italiane - spiega - il cittadino che vede qualcosa di sospetto lo segnala in chat e la comunicazione arriva molto prima. E' importante tenere gli occhi aperti sul quartiere, osservare con attenzione e cura i luoghi in cui si vive, dare un’occhiata alle proprietà dei vicini in loro assenza e di segnalare persone sconosciute che si aggirano apparentemente senza motivo nel quartiere: i gruppi WhatsApp sono utili per condividere informazioni e responsabilità per vigilare sulla “sicurezza” del posto dove si abita. Ovviamente, alle segnalazioni fanno seguito gli interventi dei Carabinieri con i quali siamo costantemente in contatto".

Ma il Patto per la Sicurezza stipulato con Prefettura e Questura riguarda anche l'avvio di un fitto impianto di videosorveglianza in città. Il sistema prevede 57 telecamere che saranno in grado di monitorare gli accessi principali della città. Tutti i flussi video saranno registrati nella sala controllo della centrale operativa del comando della Polizia municipale. Le immagini saranno visionabili in tempo reale. “L’installazione delle telecamere - spiega l’assessore Marco Picarone - rientra in una strategia complessiva finalizzata ad aumentare gli standard di sicurezza su tutto il territorio. L’impianto va ad integrarsi con la videosorveglianza già installata in privato in abitazioni, negozi, banche e che entreranno a far parte della rete comunale per formare una fitta "trama" che giorno e notte terrà gli occhi aperti sulla città”.

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