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Cronaca

Smog in città, dietrofront del Comune: la reazione di "Salute e Vita"

Gli attivisti chiedono all'amministrazione comunale per quale motivo "Fratte sia quartiere di serie B, diverso dal centro cittadino pur essendo confinante". Nel mirino del Comitato il provvedimento con il quale il sindaco ha rivisto i divieti di circolazione

Lo smog, i divieti, il dietrofront. Non si attenua la polemica in città, dopo la decisione del sindaco di Salerno, Enzo Napoli di rivedere la precedente ordinanza sindacale attraverso la quale aveva imposto limitazioni al traffico veicolare.

La reazione

"Il Comitato e l’Associazione “Salute e Vita” vogliono porre l’attenzione verso l’ultima azione del Comune di Salerno in merito alle importanti questioni riguardanti l’ambiente e la salute pubblica  - così il Comitato, attraverso la nota stampa - Ci si riferisce al brusco dietrofront del Sindaco che a distanza di pochi giorni sospende l’ordinanza di divieto di circolazione dei veicoli a più alte emissioni per il superamento dei limiti di legge del biossido di Azoto. La motivazione è che la centralina ubicata al centro di Salerno in questi ultimi  giorni ha mostrato valori che stanno tendendo alla normalizzazione. Nella stessa ordinanza, però, solo la centralina di Osvaldo Conti presenta ancora valori leggermente al di sopra della soglia. Al Sindaco di Salerno si vuole far notare che i residenti di Fratte e delle zone collinari hanno lo stesso diritto dei residenti del centro di respirare aria pulita! Nondimeno è necessario fare almeno altre due puntualizzazioni. Il primo cittadino è al corrente del fatto che (fonte ARPAC) entrambe le centraline di Fratte (quella sita in via Osvaldo Conti e quella mobile) hanno registrato sensibili superamenti delle soglie di biossido di Azoto su media annuale? Ciò vuol dire che l’inquinamento da biossido di Azoto nella zona non è occasionale, bensì radicato e strutturale. Inoltre, qualcuno al Comune ha riflettuto sul perché al centro i livelli siano scesi ed a Fratte no? Occorre forse ricordare all’amministratore distratto che sull’area insiste un vetusto impianto di seconda fusione, le Fonderie Pisano e che, come si legge sul sito dell’ARPAT, il biossido di azoto è un inquinante principale che si forma nei processi di combustione? Tutto ciò è scandaloso Questo appello è rivolto ai cittadini, affinché acquistino consapevolezza della levatura morale e professionale di chi li governa, direttamente o indirettamente, da più di un ventennio. L’appello alle istituzioni locali, vista la gravità dei fatti, è del tutto inutile".

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