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Cronaca Scafati

Traffico e detenzione di sostanze "dopanti" in palestra, arrestati 2 personal trainer

Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati sono state avviate, su delega della Procura della Repubblica, dopo un primo sequestro d'iniziativa effettuato ad ottobre dello scorso anno, a Castel San Giorgio

Sono finiti nei guai due personal trainer per spaccio di dopanti: su disposizione del GIP del Tribunale, Gustavo Danise, i finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti di 2 personal trainer coinvolti, insieme agli altri quattro indagati, nel traffico e detenzione di sostanze dei "dopanti". Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati sono state avviate, su delega della Procura della Repubblica, dopo un primo sequestro d'iniziativa effettuato ad ottobre dello scorso anno, a Castel San Giorgio, nel corso di un normale controllo su strada. Già in quell'occasione, considerata l'entita dei farmaci illegali rinvenuti (oltre 30.000 tra ormoni, steroidi e  anabolizzanti, per un valore di oltre 250.000 euro, anche in confezioni con etichette palesemente false), i Baschi Verdi avevano ipotizzato che i responsabili fossero coinvolti, in realtà, in un più ampio giro di affari illeciti. Durante le successive attivita di intercettazione telefonica e telematica è stata cosi ricostruita un'articolata filiera, con canali di approvvigionamento soprattutto in Campania, rna estesi anche a tutto il territorio nazionale. Le sostanze pili ricercate (tra le quali l' "ormone della crescita", tecnicamente "GH"), rigorosamente contraffatte, venivano procacciate nel napoletano, mentre il rifornimento di quelle più comuni, come il  testosterone, avveniva presso un paio di farmacie nella provincia di Salerno, che le passavano sistematicamente "sottobanco", senza alcuna prescrizione medica. Sui social network, i farmaci illegali venivano spacciati per prodotti "miracolosi", in grado di garantire una forma fisica perfetta, pur con qualche piccola "scorciatoia". Nella distribuzione e vendita sono risultati coinvolti anche alcuni gestori di palestre, riferimenti sul posto di uno degli "spacciatori", a sua volta body builder e assiduo frequentatore di quegli ambienti. 

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Quello scoperto dagli investigatori era un vero e proprio traffico "organizzato", che non ha conosciuto battute d'arresto neppure durante il lockdown, quando le consegne avvenivano direttamente presso il domicilio degli utilizzatori, i  quali non potevano interrompere il  ciclo di somministrazione delle sostanze. A conclusione delle indagini, i  quattro componenti dell'organizzazione sono stati denunciati per "ricettazione", ''produzione, traffico e  detenzione illecita di sostanze stupe.facenti o  psicotrope", "esercizio abusivo della professione", nonche "utilizzo e somministrazione di farmaci che alterano le prestazioni agonistiche degli atleti", gravi fattispecie di reato perle quali rischiano condanne fino a  10 anni di reclusione. Per uno degli indagati, percettore del reddito di cittadinanza, è stata disposta la revoca del sussidio ed avviate le procedure di blocco e di restituzione delle somme gia percepite all'Ente erogante. I due principali "promotori" sono stati posti agli arresti domiciliari.

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