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Cronaca

Sovraffollamento e reati in aumento nelle carceri salernitane: il rapporto 2021

Presentato questa mattina nella Caritas di Salerno il report 2021 sulle criticità e buone prassi dei luoghi di privazione della libertà personale redatto dal Garante regionale per i diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello

Sovraffollamento ed aumento dei reati commessi all'interno delle tre carceri salernitane. È quanto emerge dal Report 2021 sulle criticità e buone prassi dei luoghi di privazione della libertà personale redatto dal Garante regionale per i diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello, e presentato nella sede della Caritas di Salerno. 

I dati

La criticità maggiore è legata al numero dei detenuti presenti all'interno delle strutture di Salerno, Eboli e Vallo della Lucania: 549 a fronte dei 486 ospitabili e rientranti nella capienza regolamentare. A registrare i maggiori problemi in tal senso è la casa circondariale di Fuorni, che ospita 454 detenuti a fronte di una capienza di 390 unità. Discorso simile a Vallo della Lucania, dove i detenuti sono 47 a fronte di una capienza di 41 unità. Unico carcere sotto soglia l'Icatt di Eboli, che registra 48 persone detenute ed una capienza regolamentare di 55. Diminuito, invece, il numero degli stranieri detenuti. Calo vistoso per il numero degli agenti in servizio: ben 50 in meno rispetto al 2020. Allo stato attuale, con 274 agenti in pianta organica e 215 effettivamente presenti, la media è di 0,5 agenti per detenuto. Una diminuzione dell'organico che, come scrive il garante Ciambriello, "causa un aumento del carico lavorativo degli agenti ed un'accresciuta situazione di stress". Scende, invece, il numero dei minori attualmente in carico nel salernitano: dai 314 del 2020 ai 197 del 2021. Fermi allo zero i mediatori culturali, fondamentali nel rapporto con i detenuti stranieri, mentre sono soltanto cinque gli psicologi. In ascesa, infine, i reati all'interno del carcere: 182 nel 2021, con 54 persone condannate per associazione a delinquere.  

Gli eventi critici

Nel 2021 sonostate 337 le infrazioni disciplinari registrate nelle carceri salernitane, di cui 19 ad Eboli, 316 a Salerno-Fuorni e 2 a Vallo Della Lucania. Dieci i tentativi di suicidio e tutti a Fuorni, sventati "grazie al repentino intervento degli agenti di polizia penitenziaria e del personale sanitario". Sul fronte Covid sono stati 88 gli isolamenti sanitari a Fuorni. Nessun isolamento, invece, ad Eboli e Vallo de Lucania. Altro tema centrale quello della salute mentale dei detenuti, ritornato con prepotenza al centro delle cronache dopo gli ultimi accadimenti. Nel 2021 sono stati 18 i Trattamenti Sanitari Obbligatori disposti a Fuorni e 28 a Vallo della Lucania. 

I numeri sul reinserimento

Positivi i numeri sul reinserimento lavorativo dei detenuti. Ben 545 detenuti (di cui 64 stranieri) hanno partecipato ad attività scolastiche, corsi professionali o attività lavorative e culturali. "Attività - sottolinea Ciambriello - che sono vitali in termini di recupero e reinserimento sociale dei detenuti e che di norma sono caratterizzate da un riscontro positivo". 

Le parole di Ciambriello

"Fra il dire ed il fare c'è di mezzo il coraggio" afferma il garante Samuele Ciambriello. "Vi è necessità - aggiunge - di attuare adeguati investimenti per valorizzare gli spazi a disposizione e migliorare la qualità della vita dei detenuti e del personale carcerario sulla base del principio secondo cui la privazione della libertà per reati commessi non può in alcun modo comportare anche la privazione della dignità". Per questo motivo il garante avanza tre osservazioni, una per ogni struttura carcercaria: "A Fuorni si rilevano criticità riguardanti la carenza di professioni socio-educative e di agenti penitenziari. A Vallo della Lucania bisogna promuovere, insieme al territorio e alle associazioni laiche e cattoliche, momenti di inclusione sociale per i detenuti che vivono una doppia reclusione. Infine, ad Eboli occorre incrementare i lavori all'esterno, anche di pubblica utilità, così come è stato fatto recentemente per lo svolgimento dei lavori all'interno del complesso monumentale di Sant'Antonio ". "Sono fiducioso - conclude Ciambriello - che provvedimenti, analisi, denunce di criticità e buone prassi ci aiuteranno a superare la logica di un carcere rimosso, un carcere avente purtroppo sempre più valenza di discarica sociale e anche l'idea caratteristica di una politica cinica e pavida". 

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